Capannelle Galoppo: le corse di domenica 13 novembre

Ippodromo Roma Capannelle

Ancora tanta qualita' alle Capannelle: due Listed, due Handicap Principali e Corsa TRIS E’ ancora viva l’eco della splendida domenica che ci siamo lasciasti alle spalle, soprattutto in relazione al buon esito qualitativo del premio Roma che ha mostrato ancora una volta di essere una corsa collocata benissimo nel calendario internazionale europeo e di essere una ottima meta per ospiti stranieri di lignaggio sicuro. Il confronto qualche volta ci può vedere soccombere ma non ci deve spaventare, anzi deve essere il vero fine della selezione che è alla base del fenomeno ippico.
L’onda lunga del mese d’oro dell’autunno romano e quindi italiano iniziata con il Lidia Tesio prosegue anche in questa domenica che ci offre la possibilità di gustare due listed che sono nella tradizione del turf italiano e due Handicap Principali che coniugano spettacolo con anche selezione. Un altro programma che merita la massima attenzione dunque.
Il Roma Vecchia in realtà ha una sua storia che si miscela con quella del Roma e basta. Infatti un tempo il Roma era la prova sui 2800 metri mentre il Roma Vecchia che si disputava anche ad inizio autunno era la corsa sui 2000 che diventando sempre più la distanza della selezione moderna hanno imposto lo scambio. Cosi il Roma di gruppo uno è diventato la corsa sui 2000 e la prova sui 2800 metri è divenuta listed chiamandosi appunto Roma Vecchia. Una prova che nel turf degli anni 2000 è di nicchia essendo riservata agli stayer specialisti e che completa un circuito che anche in Italia ha le sue buone prove, su tutte la Coppa d’Oro oppure il St Leger.
L’atto conclusivo dell’annata è affidato alla pista di Capannelle, rigorosamente grande con anche un primo passaggio dinanzi al palo di arrivo e alle tribune come era d’uso un tempo persino nel Milano. Sono di eccellente spessore gli ultimi due laureati essendo il pluripiazzato di pattern Duca di Mantova e il gagliardo Targaryen, affezionati alla corsa al punto di essere ancora in campo,ma risalendo nella lettura dell’albo d’oro ci imbattiamo presto nel doppio consecutivo di Bacchelli cosi come prima seppe fare Quality Song ma nomi di un certo rilievo sono anche quelli degli ospiti Caudillo oppure Noel cosi come quello di Montalegre mentre sono cinque le affermazioni degli ospiti negli ultimi 23 anni, una buona presenza. Cosa ci aspetta tra poco? Appunto nuovamente in pista i due ultimi vincitori vale a dire Duca Di Mantova e Targaryen intenzionati al bis e misurati da un ospite interessante, si chiama Hectomare, ha sette anni e soprattutto in sette corse, le ultime, è arrivato secondo sei volte e tre in listed tra Germania e Svizzara, quasi una prenotazione. Ovviamente mastica benissimo la distanza. Gli altri agguerriti saranno Right Connection, Ouragan Gris, Troublemaker, The Lone Wolf, Brothers Cup.
Il controcanto al Roma Vecchia lo regala il Buontalenta che si corre anche nel ricordo di Giuseppe Valiani allevatore e Commissario alle corse per tanti anni con grande competenza. Il nome della corsa ricorda comunque una madre base del nostro allevamento, la eccezionale Buontalenta che ha saputo fare la fortuna della Razza Spineta di casa Palmieri cui seppe donare ben due derby winner quali Braccio da Montone e Bonconte da Montefeltro. Davvero fantastica. Ovviamente nel suo nome corrono e si misurano le femmine e sulla distanza che è stata quella del recente Lidia Tesio di cui la corsa vuole essere una sorta di prolungamento consolatorio, una occasione ulteriore per agguantare un prezioso black type. Cosa che nel tempo è riuscita a cavalle di sicuro valore e spesso proprio fresche di Lidia Tesio. Ecco allora i nomi probanti di Grey Way, Sky Dancing, Torrigiana, Floriot, Les Fazzani, Quiza Quiza Quiza, e nelle ultime due edizioni So Many Shots e Aury Touch che difende il suo titolo.
Come per il Roma vecchia anche nel Buontalenta non sono mancate le gradite sortite di ospiti che sempre conferiscono spessore alla corsa, dal 2000 sono quattro le vincitrice allenate all’estero. Cosa succederà tra poco? In campo a sfidare la campionessa uscente saranno cavalle dai trascorsi anche recenti di spessore come Valuta Pregiata oppure Reset in Blue e La Trinacria ma poi ecco anche Albajulia, Aravian Poison, Cougara, Fides et Ratio, Lorenzetta.
Due listed bastano già a nobilitare un programma ma se poi si aggiungono anche due HP ecco che la giornata diventa di quelle da non perdere assolutamente.
Il Sette Colli, come il Castello Sforzesco a Milano, è nella tradizione del nostro turf perché rappresentano entrambi due prove molto suggestive per i due anni uscendo dal clichè delle pattern o delle listed grazie alla azione di riequilibrio fornita dalla scala dei pesi che, in teoria, dovrebbe mettere tutti sullo stesso piano. Il titolo di HP e la buona dotazione ha sempre fatto del Sette Colli una meta ricercata per un due anni. Sono stati buoni performer anche gli ultimi laureati a cominciare da Staisenzapensieri e risalendo verso l’ottima Anchise e Hoovergetthekeys che poi si sono fatti bene onore a tre anni. La edizione 2016 ci offre un bel campo di dieci pretendenti al successo capeggiati in alto da Trust in Me e Aspettatemi ma occhio bene anche a Red Deal e Traveller in Time.
E’ molto importante anche il premio Allevamento, scelto come seconda tris del pomeriggio italiano, perché essendo riservato alle sole femmine offre loro una buona opportunità di mettersi in luce anche in vista del futuro impiego in razza, non a caso la corsa è in programma proprio alla fine della stagione. Emblematica di questo assunto è una vincitrice come Cottonmouth che è diventata poi fattrice di prima grandezza dando i natali a Dylan Mouth. In campo questa volta saranno in 11 e la parte alta della scala è nobilitata dalla presenza di cavalle che hanno saputo farsi onore anche in pattern come Cassina de Pomm e Victim of Love ma attenzione bene anche a Berneri, Coutoria e Musa d’Oriente. Il pomeriggio, 8,5 partenti in media per corsa, nel suo insieme ci offre due listed, due HP e una maiden intrigante perché sulla severa distanza dei 1800 metri, otto in pista, con anche un altro handicap mentre non mancherà il tradizionale appuntamento con i cavalieri e le amazzoni dilettanti.
La pista regina sarà ancora una volta e fino ad inizio dicembre quella grande in erba con ben cinque prove lasciando le altre due alla pista all weather mentre le distanze andranno dai 1400 metri fino ai lunghi 2800 appunto del Roma Vecchia. Come sempre Capannelle offre agli appassionati presenti la agibilità di tutte le sue strutture, dal parco giochi di nuova concezione, ai servizi di ristoro, al ristorante panoramico e alla Terrazza Derby che è divenuta ancora di più in questa stagione una meta ed una istituzione, l’appuntamento per il brunch prima delle corse è un momento di ritrovo e socializzazione per tutti gli appassionati.
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