Merano: AL BUSTAN vince il 78° GP di MERANO

Il vento dell'est soffia sulla conca di Merano. AL BUSTAN aggiunge un'altra perla alla sua collezione siglando il 78° GRAN PREMIO MERANO ALTO ADIGE. Una cornice ambientale spettacolare, un parterre elegante, corse ben riuscite in un clima di trepidante attesa per un evento che non delude mai. E gli eventi collaterali, i tanti ospiti , le tribune gremite. Difficile chiedere di più per un evento che per tradizione l'ultima domenica di settembre calamita l'attenzione, è radicato al suo territorio.
Conviene chiarire subito una cosa. Sulla conca di Merano ha nuovamente soffiato il vento dell'Est. Al Bustan, il vincitore, veste i colori della scuderia Lokotrans Slovakia, proprietario che ha strutture, allenatori e purosangue sia in Repubblica Ceca che in quella Slovacca. L'arcano inerente la nazionalità del cavallo capace di siglare la 78° edizione della corsa è presto svelato, in quanto i titolari stessi del cavallo alla vigilia dichiaravano che in caso di vittoria, puntualmente concretizzatasi, sul pennone sarebbe sventolata la bandiera e risuonato l'inno delle Repubblica Ceca. Questo ad onor di cronaca.
La corsa si è sviluppata molto lineare, con il francese Marinas, ad impostare l'andatura, seguito e pressato dal duo di casa Aichner, Home Please e Broughton. Alcydon Fan usciva presto di scena ed il ritmo costante del francese non ammetteva sortite avventurose. Quando anche il francese Amour du Puy Noir cadeva all'oxer, la corsa cominciava ad entrare nel vivo, ma contrariamente a molte altre volte, lasciando pienamente in corsa un gran numero di protagonisti. Allorchè anche lo sfortunato Atalan era costretto a fermare, la situazione non cambiava. In tanti con ambizioni di vittoria nell'attaccare la curva finale con il rimbombo delle tribune che cominciava a diffondere il suo crescente eco.
Marinas opponeva resistenza strenua agli attacchi ripetuti ma quando sulla siepe finale Broughton dava lo spunto, per pochi attimi la convinzione di tutti era quella che a trionfare potessero essere i colori giallo neri della attivissima scuderia Aichner.
Ma proprio li a 150 metri dal traguardo la sagoma di Al Bustan, mai intravista fino ad allora, emergeva con tale forza da lasciare in pochi tempi di galoppo come fermi gli avversari. Proprio lui, il giramondo Al Bustan, dopo vittorie sulle più disparate piste, portava a compimento un'altra impresa epica. Non solo la terza vittoria consecutiva sulla pista meranese, non solo una vittoria importante, ma la consacrazione a specialista assoluto. Ed il pubblico lo aveva intuito, eleggendolo favorito nelle ore di vigilia. Jan Faltejsek il suo fantino, non a caso colui che ha vinto anche l'ultima edizione della Vuelka di Pardubice, ha interpretato al meglio il sette anni, sicuramente degno successore al valido Mazhilis, oggi finito al quinto posto.
Il tetragono Marinas aveva ancora la forza, cavallo dalla potenza impressionante nonostante l'età, di tornare secondo su Broughton che affievoliva proprio in fondo il suo illusorio spunto. Sul pesante forse oggi avrebbe vinto lui.
Quarto l'altro inviato di Macaire, Baltiko Prince, intervenuto nella lotta finale con buon piglio.
Le altre due corse di gran lignaggio tecnico non deludevano le attese. Il miglior italiano di tre anni era capace ancora una volta di strappare l'applauso, con fare disinvolto. Sicuro, preciso solo blandamente richiamato a braccia dal suo fantino/allenatore Raffaele Romano, il bel sauro di Christian Troger disponeva dei suoi coetanei nel Gran Criterium d'Autunno lasciando aperta ogni opzione e alimentando i sogni che ogni proprietario vorrebbe coltivare.
Ottimo secondo il cavallo ceco Stuke, ben strutturato sauro del Team Holcak su Mukallaf, mentre l'interessante Number Moon scartava in partenza.
Nella corsa siepi dei 4 anni, i nobili colori del Barone de Rotschild, il blu con cap giallo, trovavano ampio risalto per la promenade del qualitativo francese Candide, di uno spessore e qualità che non spesso è possibile ammirare sulle nostre piste. Sicuro in avanti nelle mani di Bertrand Lestrade, il potente baio acellerava ogni qualvolta un coetaneo tentava di portarsi al suo cospetto, andandosene infine per proprio conto a traguardo. Nel rispetto delle gerarchie un positivo Santo Cerro, Trezor du Pilori e Zanini si disputavano le piazze, assegnate infine nell'ordine .
In apertura Kitano siglava il cross country col piglio di chi ben conosce tracciato e tattiche per questo genere di prove. La condizionata sul miglio per sole amazzoni era una volta di più terra di conquista di Mychoon e Caludia Wendel di giustezza in fondo ma in controllo, sul ceco Duke of Darhorse. L'altra prova per GR premiava nonno Bakelor, di spunto alla sua 18 affermazione di una carriera spettacolare. Ed il classico Kurt Goldegg, la maratona per i non professionisti era preda di Golden Guepard, l'allievo di Klaudia Freitag che dopo due collaudi un pò incerti trovava nella distanza allungata un ottimo campo d'azione per venire a cogliere il suo primo successo italiano.
Numerose le connotazioni positive delle iniziative di contorno e di completamento del programma della giornata. L'esibizione dei cammelli sulla dirittura della pista da corsa, alla loro prima assoluta sull'ippodromo, coinvolgeva l'incuriosito pubblico al punto tale da trascinare le tribune intere in un tifo partecipato ed allegro. Vinceva Lena Mattuzzi in sella..scusate in groppa ad un cammello dagli occhi azzurri...
Per il quarto anno consecutivo l'anteprima del Wine Festival, i vari stand dei partner ed espositori, allestiti con classe, un pariglia dei carabinieri insieme a Sharstar ad aprire la sfilata, le evoluzioni acrobatiche di parapendio ed il ritorno della Lotteria del Gran Premio di Merano con ospite d'onore all'estrazione il campione del tennis Andreas Seppi , hanno congiuntamente contribuito a rendere pienamente riuscita la giornata del Gran Premio Merano.