Capannelle Trotto: Santo Stefano a Capannelle

Roma Capannelle Trotto

Conclusione in grande stile dell’annata trottistica italiana. Martedì 26 dicembre, festività di Santo Stefano, l’ippodromo delle Capannelle manda tradizionalmente in scena uno strepitoso convegno di corse al trotto (secondo solamente a quello del Derby) nel quale sono in programma due prove di gruppo 1 il Gran Premio Allevatori e il Master del Trotto (ex Galà Internazionale del Trotto) e una di gruppo 2 (il Gran Premio Allevatori Filly) cui faranno da degno contorno la Finale del Palio Nazionale dei Proprietari (scelto come Seconda Tris del palinsesto ippico nazionale) e altre quattro spettacolari corse.

Il clou sarà il Gran Premio Allevatori con i puledri di 2 anni impegnati sui 2100 metri (sesta corsa alle 15.30) nel quale si va alla ricerca di un credibile leader della generazione 2015. Inizio alle 13.15.

Prossimo e ultimo convegno del 2017 in programma sabato 30 dicembre.

Qui Commenti e Favoriti

Entriamo nel dettaglio delle Corse di Gruppo:

Master del Trotto
Il giorno di Santo Stefano – soprattutto a Tor di Valle - era il giorno del Gran Premio Gaetano Turilli, dal 2000 la classica per gli anziani di ogni paese ha traslocato al Derby-day per lasciare spazio in quell’anno al Gran Premio del Giubileo nel quale fu Varenne a cogliere uno degli innumerevoli prestigiosi della sua inimitabile carriera. Il Turilli ad ottobre cominciò a riscuotere un successo inatteso e pertanto lì fu lasciato, ma non era evidentemente possibile “spogliare” la festa del 26 dicembre di un gran premio all’altezza: arrivò così il nuovo Galà Internazionale del Trotto che negli ultimi quindici anni ha iscritto nel suo albo d’oro nomi di trottatori altrettanto prestigiosi.

Da quest’anno si cambia ancora, nella forma ma non nella sostanza e la classica per i 4 anni di ogni paese e gli indigeni anziani programma sui 2100 metri (con 110.000 Euro di dotazione e l’etichetta di gruppo 1) sarà caratterizzata dalla nuova etichetta di Master del Trotto.

Gli stranieri, sempre più restii a scendere dalle nostre parti a meno che la posta in palio sia davvero invogliante, quasi non ci saranno, rappresentati dal solo Arazi Boko, vincitore a inizio novembre della Coppa di Milano e battente bandiera svedese, che però nel frattempo è approdato nelle scuderie sempre più affollate di campioni di Enrico e Alessandro Gocciadoro.

Lo strepitoso binomio emiliano schiera nella circostanza ben cinque degli undici protagonisti dell’ultima classica dell’anno con buone possibilità di centrare la vittoria e piazzamenti di prestigio. Il vertice della piramide-Gocciadoro sarà giustamente Trendy Ok (scelta infatti da Alessandro per essere interpretata personalmente) che quindici giorni or sono ha onorato il ruolo di favorita delle napoletane Royal Mares frnendo prestazione da circoletto rosso. La figlia di Varenne è stata costretta al largo scoperta dal primo all’ultimo metro ma alla distanza ha disposto con bella disinvoltura della battistrada Super Star Reaf: tale vittoria è stata però ottenuta dopo alcune prove meno brillanti (quinbta nel Nazioni e nel Turilli) caratterizzate da percorsi assai poco fortunati.

L’alternativa principale alla favorita sarà la compagna di allenamento Peace of Mind, penalizzata nell’occasione dal fatto di aver avuto in sorte il più alto numero di partenza. La figlia di Uronometro è però in momento di forma a dir poco superlativo (seconda di Timone Ek nel Turilli prima di trionfare nel Palio dei Comuni a Montegiorgio e nel fiorentino Premio Duomo) e grazie al suo violento parziale finale può certamente ambire anche in questa circostanza al successo pieno.

Suerte’s Cage, cresciuto in maniera esponenziale nel corso dell’annata, benché battuto da Peace of Mind a Montegiorgio ha tutte le carte in regola per rifarsi considerata anche la sua capacità di costruirsi la gara senza temere corsie esterne (la guida di Bellei e il training di Casillo garantiscono per lui) e sarà quindi la terza forza in campo, di poco avanti nella valutazione a Tamure Roc, per la quale il problema è il doppio chilometro, Arazi Boko, da vedere all’opera di rimessa, Totoo del Ronco, la rientrante Pancottina Bar e l’alterno quanto potente Superbo Capar che proverà a sfruttare il numero in corda per andare al comando ma è assai poco valutabile su una distanza quasi mai affrontata in carriera. Un altro terzetto di femmine completa il qualitativo campo di partenza: Super Star Reaf, Sonia e Thetis Moon.


Gran Premio Allevatori
Il gran premio Allevatori giunge quest'anno alla sua 54a edizione. Questa prova per i giovanissimi, che costituisce oggi il primo confronto classico sulla distanza lunga per i due anni, nacque infatti nel 1964 e fu vinta da Mersey con il mitico “Braccio d'oro” Alfredo Cicognani con il tempo di 1.22.8 sui 1600 metri. Vale la pena ricordare che all'inizio la corsa si chiamava Criterium Romano ma, soprattutto, che si è disputato sulla distanza breve fino al 1996. Dal 1997, poi, si passò ai 2100 metri e il successo andò ad un certo Viking Kronos, che largheggiò sui rivali in 1.15.6.

L'edizione di quest'anno è curiosa perché quasi tutti i partecipanti non hanno mai corso sul doppio km e, in più, il Gran Criterium Milanese, per quel che è possibile (difficile, a questo punto della stagione, parlare di gerarchie consolidate), ha rimescolato un po' le cose ai piani alti, in primis per la prestazione un po' deludente di Zelante Ek che, nonostante uno schema estremamente agevole (secondo in corda dietro a Zazza' del Pino), non ha saputo scattare come suo solito quando si è aperto il varco e si è dovuto accontentare di un magro terzo posto. Il numero avuto in sorte, però, agevola non poco il compito dell'allievo di Roberto Vecchione e una giornata storta non può cancellare un successo in gruppo 1 come l'Anact per cui noi gli diamo ancora fiducia davanti a Zarenne Fas, soggetto anche lui duttile e molto veloce, doti che gli hanno consentito di trionfare in grande stile nel recente Gran Criterium. Ziva Ek al primo tentativo classico ha dominato le femmine nel GC Filly e, forte di una forma in ascesa e del miglior numero, ha puntato sulla prova open: pensare che riesca a rimanere davanti è forse troppo, però questa saura da Varenne ha nelle sue corde una discreta velocità iniziale e quindi non dovrebbe rimanere troppo lontana dai primi. La distanza e i tanti buoni partitori all'interno renderanno dura la vita a Zazza' del Pino, cui va comunque data ancora grande fiducia insieme a Zippy Freedom Lf, buon quarto nel GC e, non va dimenticato, primo recorder della generazione con l'1.14.1 stabilito al Garigliano addirittura il 29 luglio.

Zephyrus Bar va forte, ha tanta classe e potrebbe trarre giovamento dalla distanza lunga così come Ziosauro Jet, Zefiro dei Cedri ha avuto poca fortuna nelle occasioni che contano e punta a riscattare questo trend, Zen Bi ha brutto numero e non è un soggetto facile ma ha tanta tanta forza, Zilath farà tesoro del numero in corda in scia a Ziva Ek, Zico Bye Bye ha rotto al suo primo tentativo classico ma le qualità non gli mancano, Zlatan è un eccellente regolarista, Zacharias Ferm ha gran potenziale ma deve migliorare in gestibilità, Zaccheo del Ronco è chiamato a una piccola impresa dovendo risalire da un numero che gli renderà la vita molto dura.

Ma attenzione, ricordate sempre che sono giovani e, quindi, la sorpresa è sempre dietro l'angolo...



Gran Premio Allevatori Filly
L'edizione numero 27 dell'Allevatori Filly ha visto l'adesione di ben 14 femmine che, così, si schiereranno dietro all'autostart con due file complete. Come è logico che sia trattandosi di cavalle molto giovani, c'è qualche soggetto che ha già militato con successo fra i primissimi ed è alla ricerca di una conferma, e qualche altro che si affaccia tra le migliori alla ricerca di un primo risalto classico. La “carta” è per Zarina Roc, perché è molto veloce e anche assai duttile, ha già vinto in gruppo 1 dominando la divisione femminile dell'Anact ed è ancora valida seconda nel GC Filly dietro ad una Ziva Ek incontenibile. Certo che per la portacolori della Sant'Eusebio il compito non si presenta facile, perché in avvio avrà da saltare Zenobia Font e l'impresa si presenta tutt'altro che facile, perché l'allieva di Gennaro Casillo, in coppia con Roberto Vecchione, ha avuto in sorte l'uno e sa partire molto forte. E, in effetti, proprio per questo motivo, la scelta fra le due è veramente molto sottile.

Più di un terzo incomodo è l'agile Zanzara Fas, seconda di Zarina nell'Anact e quinta nel GC Filly, e poi andrà seguita con grande attenzione anche Zuffle Wise As che, dopo il terzo nella finale dell'Anact, ha saputo essere quinta nel GC open, anche se viaggiando sempre per le vie brevi e sfruttando il precipitoso allungo della testa che ha messo in difficoltà tutti quelli che erano al largo.

Zonda Cup è stata la grande delusione del GC Filly: la sensazione è che questa figlia di Ganymede, che già a Follonica aveva fatto qualche difesa nella fase finale, sia molto più adatta a schemi di rimessa, ma questo lo scopriremo nel tempo. Intanto si tratta di una cavalla approdata al GC Filly da imbattuta, una giornata storta ci può stare e il numero in scia a Zenobia è fantastico, per cui... Chi ha avuto meno fortuna con il numero è Zoe degli Dei, che partirà in scia a una Ziman vista in grande ordine ma non troppo sollecita nel lancio. Zoe, però, ha vinto le sue due prime corse proprio a Roma, pista con la quale ha mostrato un notevole feeling, per cui non va trascurata così come la stessa Ziman, che ha dimostrato di avere parziali importanti quando si mette in moto.

Tanta potenza ma un motore che deve ancora essere registrato caratterizzano Zoe Grif Italia, la Ready Cash della Mistero di Giorgio Sandi: soggetto dotato di un parziale mozzafiato, la femmina allenata da Massimo Barbini non è affatto tagliata fuori dal discorso vittoria, ma dovrà evitare divagazioni. E poi c'è la biasuzziana Zaniah Bi, che farà coppia con... “l'uomo delle sorprese” Roberto Andreghetti (ricordate il Derby di Valchiria Op?), da anteporre all'altra “No.Ma.Farm.” Zebrina Font, che potrebbe puntare ad una piazza se trovasse presto posizione, cosa comunque non facile. Più dura, invece, per Zoe dei Veltri, che ha numero davvero difficile