Capannelle Galoppo: le corse di domenica 13 maggio 2018

Ippodromo Capannelle

Ancora un pomeriggio di altissimo profilo alle Capannelle. Va in scena il Premio Presidente della Repubblica GBI. Contorno di ottimo livello. Capannelle vive in primavera un mese speciale che dura anche più dei trenta giorni tradizionali. Nel 2018 è iniziato il 29 di aprile e terminerà il due giugno. In questo periodo di tempo la grande selezione italiana transita sulla pista della via Appia prima di passare il testimone a quella di san Siro. Non solo, come ben noto i mesi di marzo e di aprile possiedono un fascino tutto speciale poiché, attraverso una serie di corse cosi dette di preparazione, consentono di scoprire i futuri protagonisti delle prossime corse di selezione. I tre mesi di Capannelle in primavera (come quelli autunnali) sono splendidi e soprattutto muri portanti del palazzo ippico italiano. Questo fine settimana tocca al Presidente della Repubblica ancora una volta prestigiosamente associato al nome di GBI, la grande emittente ippica britannica.
Un legame che onora la corsa e la rende ancora più affascinante. Del resto il Repubblica, ovviamente con nomi diversi, su tutti Omnium (per tutti quindi a testimonianza, allora, di sfida intergenerazionale), ha una storia davvero antica per il nostro turf. Coevo del nostro Derby, più o meno, inizia a vivere nel 1879 ma su una distanza davvero inusuale oggi ma non del tutto all’epoca: i 3500 metri che furono il metraggio delle prime tre edizioni (il primo a vincere fu Macedonie del Conte Telfener). Fino al 1965 la distanza di elezione fu trovata nel classici 2400 metri, quelli del derby di cui quando fu Omnium era anche possibile rivincita o almeno sfida dei tre anni (avevano a disposizione anche l’importante Italia) agli anziani. Dal 1966 si sono scelti i 2000 ma nelle ultime due edizione, sul modello del francese prix Ispahan, si è passati ai 1800. Oggi la corsa gode dello status di gruppo due avendo subito un recente declassamento. Uno status quello di secondo gruppo che, con l’impegno di tutto il turf, deve assolutamente essere mantenuto. Lo si deve alla Storia di una corsa che ha scandito il divenire del turf italiano. Pensate, solo per fare un esempio, che a vincerla sono stati i tre avi paterni di Ribot ovvero Tenerani, il padre, Bellini e Cavaliere d’Arpino. Il Gotha del turf in questo caso mondiale. Questa tuttavia è una corsa che ha visto brillare altri campioni (diversi si sono concessi anche il bis) come Scopas, Manistee, Pilade, El Greco, Nuccio, Tissot, Sedan, Surdi, Faenza, Appiani, Hogart, Moulton, uno dei primi ospiti a vincere, Mannsfeld, Bob Back, Tony Bin, Tisserand, Sikeston, Falbrav, Rakti, Altieri, Distant Way. Si tratta di fior di campioni che ovviamente si sono illustrati internazionalmente. Quanto alle grandi scuderie ecco i nomi di Sir Rholand ovvero Scheibler, della Dormello di casa Tesio Incisa, di De Montel, del Soldo, per restare alla sola epoca d’oro.
Il Repubblica GBI ha una Storia con la maiuscola e il turf italiano deve essere degno di una corsa simile. Oggi è collocata bene sulla via del prix di Ispahan. Il vincitore deve tentare la grande prova parigina. Potrà farlo l’ospite Royal Julius, ben noto in Italia per essere stato secondo di Ribot ma con il passaggio di età molto cresciuto fino al posto d’onore recente nell’Harcourt che gli è valso la valutazione di 109. Potrà tornare a fare il giramondo anche Diplomat, ospite tedesco che ha già il Repubblica appeso sulla parete ddel box avendo vinto un paio di stagioni orsono. Non soltanto questi due cavalli di spessore ma anche il dernier cri ovvero Law Power, un costante positivo come Time To Choose (con al seguito il compagno Together Again) che difende il titolo conquistato lo scorso contro Greg Pass che milita sempre con onore in pattern e listed, poi ancora Keplero in forma ma più ancora Presley in costante ascesa e poi Cima da Conegliano.

Non solo Presidente della Repubblica GBI nel pomeriggio ma anche un degnissimo contorno che vedrà le femmine anziane ingaggiate sul miglio del Tadolina che ricorda in Patrizio Galli un punto di forza amico dell’allevamento italiano. Questa corsa è una listed e per una femmina si sa bene cosa può valere un black type in vista del successivo utilizzo in razza. Saranno della partita Extremely Vintage, Mamma Ela, Mooves, Musa d’Oriente, Sadilla, Veuve Noire. Sono tutte cavalle che con la listed hanno dimestichezza. Splendido il resto della giornata che si fa forte di ben tre handicap principali che miscelano spettacolo con tecnica e selezione.

Il premio Bruno Agriformi ricorda un grande jockey del turf italiano degli anni d’oro, l’indimenticabile fantino di Fernet, tra i tanti. Raccoglie i tre anni classici sulla distanza dei 2400 cosi come il Mario Perretti, per quasi 20 anni fu al timone come comproprietario della Società Capannelle, è riservato alle sole femmine sui 2000 ed è confronto intergenerazionale di antica tradizione.

Il premio WWF, sui 1500 per anziani, lega da questa edizione il suo nome a quello indimenticabile di Daniele Porcu, il jockey che il destino avverso ci ha strappato troppo presto e dolorosamente. Una perdita enorme, un ricordo che rimarrà sempre impresso nella mente e nel cuore di chi ama veramente il mondo dell’ippica e il cavallo.

Ancora nel pomeriggio la maiden sui 1200 per i giovanissimi, un altro splendido motivo di interesse, ricorda in Luigi Giovanale un fantino e un allenatore che ha scandito oltre 60 anni di storia del nostro galoppo. Infine la giornata propone anche un handicap che lega il suo nome all’importante studio legale e professionale che ha tra i suoi soci l’avvocato Vittorio Largajolli ippico doc a 360 gradi.

Una domenica, quella che ci aspetta, dunque di quelle da circoletto rosso, insomma da non perdere. Sette corse, una pattern (il Repubblica GBI appunto), una listed (il Tadolina, eccelsa cavalla capace di mettersi in luce anche nelle Champion, ma anche Patrizio Galli) tre HP (Agriformi, Perretti, WWF Daniele Porcu) ancora una perizia e una maiden per i due anni che in maggio vivono il loro primo grande mese di vita agonistica. Sei volte la pista grande in azione e questa è la testimonianza più probante che si tratta di una grande giornata di selezione mentre la settima corsa, per i due anni, sarà in pista dritta. Le distanze andranno da 1200 metri fino ai 2400 metri. Capannelle non si ferma certo qui: è già vigilia di derby day, il sogno di ogni vero ippico, la giornata della madre di tutte le corse. Appuntamento al 20 di maggio ma prima un superbo pomeriggio da vivere.