Capannelle Galoppo: Summer Festival vince il 135° Derby

Ippodromo Capannelle: arrivo 135° Derby 2018

Summer Festival con Cristian Demuro vince il 135’ Derby Italiano di Galoppo SisalMatchpoint. Il meteo, variabile come poche altre annate, ci concede una benaccetta giornata di tregua fornendo adeguata cornice al super programma in scena alle Capannelle. Si apre subito alla grande con il Gr.III per gli anziani sul miglio e mezzo della pista derby, in memoria dell'Avvocato - il tigre – D'Alessio, un proprietario che seppe eccellere ripetutamente nell'ippica internazionale, divenendo in questo, il primo italiano a vincere una classica inglese, le 2000 ghinee nel 1975 con Bolkowki, dai tempi del cavalier Ginistrelli nel 1908 con il Derby di Signorinetta, di fatto il primo dei tempi moderni. L'anno successivo fu anche il primo, dal 1835, a bissare le 2000 ghinee, grazie a Wollow (doppio anche per Cecil e il mostro), come direbbe Peppino, «...e ho detto tutto».
Come pronostico suggeriva, la corsa è stata vinta da Chasedown (Nathaniel), alfiere Effevi in rapporto di scuderia con Voice of Love, al termine di un duello con l'altro compagno di training e pupillo della Ste.Ma., Menhuin, staccatisi in lotta ai 400 finali e risolto con freddezza da Dario Vargiu, lasciando a Fresu l'impressione di poterlo sottomettere per poi ripartire e svincolarsi dal rivale. Pythius, nel frattempo, risaliva dalla retroguardia finendo al terzo posto davanti a Voice of Love, con i tre allenati dai Botti nei primi quattro.


Arrivo shock nel chilometro allungato del Perrone, listed riservata alle femmine di due anni, cha ha visto un autentico assolo di Crisaff's Queen (Zoffany), allieva di Affè per i colori della Blue Castel Stable, partita tranquilla dietro alle prime, impegnate in un primo parziale scintillante, e in grado di cambiare marcia al paletto dei 400 non appena trovato luce e richiesta da Carlo Fiocchi all'allungo. Dietro alla reginetta, controprova di un parziale iniziale esagerato, finiva in piena spinta l'estrema outsider Bridge Battlango, già accompagnata e sotto frusta a metà corsa, che trova azione redditizia convergendo verso lo steccato e filtrando tra le stanche rivali, tra le quali l'attesissima Greach coglieva la terza moneta davanti a Sveva Spirit.


L'altra listed in programma, il premio Sbarigia, sul miglio per tre anni, nel ricordo di Maurone - fra le altre cose cantore per eccellenza delle gesta ippiche di Carlo D'Alessio - veniva risolta da Cristian Demuro in sella al quarto classificato del Parioli, Domagnano, per la Razza Ambrosiana e il sapiente training di Stefano Botti. Pettifogger, terzo nella classica di fine aprile, si incaricava dell'andatura, seguito da Biedermann, Ratnaraj, Captain Cirdan e gli altri impegnati all'attesa. Senza cambiamenti di rilievo si arrivava fino al furlong conclusivo, il leader Pettifogger accorciava l'azione e veniva attaccato da Domagnano proteso in lunga progressione a centro pista, trascinandosi Maschio Italiano e Fulminix. Domagnano passava in tromba sul calante battistrada, il quale veniva infilato anche da Maschio Italiano e Fulminix, finiti nell'ordine davanti a Pettifogger. Tre dei primi quattro provenienti da Cenaia, con l'aggiunta di Fulminix, giubba Dioscuri ma allenato da Endo Botti.


Ed eccoci al 135’ Derby Italiano di Galoppo SisalMatchpoint, la corsa nella quale non c'è appello –- si corre una sola volta nella vita di un cavallo - ora o mai più, chiude favorita la femmina Flower Party, a caccia dell'impresa che non riesce dai tempi di Archidamia. Summer Festival si fa subito notare in avanti seguito dal compagno di colori Henry Mouth, Flower Party, Dark Acclaim, Wiesenback e via via tutto il gruppo. La corsa entra nel vivo negli ultimi 600 metri, dopo andatura di tutto comodo Cristian Demuro apre il gas a Summer che accelera bruscamente provocando una frattura netta tra i primi cinque e gli altri, già virtualmente tagliati fuori. A 400 metri dall'arrivo ulteriore scrematura con Summer inseguito da Henry Mouth, la femmina in cerca di spazio all'interno, mentre Dark Acclaim e Wayback faticano a tenere il passo dei primi. Al paletto dei 200 conclusivi, Demuro chiede a Summer Festival (Poet's Voice) un ultimo strappo per allungarsi vittorioso verso il traguardo, tenendo a bada il coriaceo compagno Henry Mouth (sul quale Boudot finisce su una staffa), ottimo runner-up davanti a Flower Party, in leggera flessione nel finale; completava il quadro l'ospite inglese Dark Acclaim. Il team di Cenaia completa un altra accoppiata, i colori sono quelli dei Dioscuri, il training ufficialmente recita Alduino Botti s.r.l. per il vincitore e Stefano Botti per il secondo.


Nel Tudini la femmina My Lea (Dandy Man) riscatta la deludente prestazione nel Chiesa, siglando in bello stile questo Gr. III per tre anni e oltre sui 1200 metri in dirittura. Nelle mani di Carlo Fiocchi (al doppio in giornata) ha atteso pazientemente dietro alle prime, per poi lanciarsi ai 200 finali nel varco interno lasciato da una deludente Fataliste e risolvere la contesa davanti ad un ottimo Pretorian e all'ospite inglese Naadirr che si avvaleva della monta di Frankie Dettori. Al quarto chiudeva Zapel e per il quintè, a cui la corsa era abbinata, l'ultimo nome buono era quello della favorita Fataliste. My Lea è di proprietà di Marco Caracciolo in allenamento dallo specialista in tema di velocisti, Vincenzo Fazio