Merano: resoconto di domenica 10 giugno 2018

Ippodromo di Merano: Live Your Life (FOTO PRESS ARIGOSSI)

Vince ancora AL BUSTAN e non smette di stupire. Che Al Bustan potesse continuare la sua suite di vittorie poteva rientrare nell'ordine delle cose, ma che ancora una volta lasciasse a bocca aperta tutti coloro che hanno seguito il suo incedere nel Premio Val Passiria, non era certo scontato; soprattutto al rientro al clima agonistico dopo ben otto mesi di assenza dalle piste. Evidentemente non appariscente di condizione, come giusto che sia per un'atleta che ricomincia la preparazione, il portacolori della Lokotrans Slovakia ripeteva lo stesso clichè adottato nel Gran Premio settembrino.

Fuori dai riflettori, quasi non pervenuto nel radar della cronaca, Al Bustan seguiva disinteressato le vicende della corsa lungo i 3900 metri dello steeple grande, pensando solo a spiccare i voli sugli ostacoli e a carburare i giri del motore. Davanti Home Please svolgeva il suo compito come sempre, col compagno di colori Capivarì ardente sul morso e voglioso di andare. Lungo la via si facevano notare sia Alcydon Fan ed in modo più convinto Axel Lauteix ma il vero colpo di classe lo si poteva ammirare al mezzo giro finale, laddove Capivarì pareva ormai avviato verso un bel successo. Dagli abissi in poche centinaia di metri Al Bustan faceva irruzione nella vicenda che fino a quel momento era rimasta a lui estranea, e in pochi tempi aggrediva il grigio per disporne in assoluta sicurezza. Grande dimostrazione di classe da parte del campione e sguardi ammirati sulle tribune e nel parterre. Nel dopo corsa un serafico Jan Faltejsek confermava la volontà di seguire l'iter classico del programma meranese e alla domanda provocatoria dei giornalisti se avesse "dormito " prima della rabbiosa rincorsa, il fantino senza indugio ribadiva come Al Bustan nonostante la lunga assenza dalla piste, sia sempre capace di mettere in campo una caparbia volontà, supportata da un innato senso del traguardo. Capivarì, ripresosi dallo spostamento d'aria dovuto all'innatteso sorpasso si adeguava secondo su Axel Lauteix con Jo Bartos chiamato a sostituire Raf Romano,in quel momento indisposto, e finalmente autore di rimarchevole prova.

Raffaele Romano prima del leggero malore, aveva però assaporato il dolce sapore della vittoria con l'atteso Live your Life chiamato a fugare ogni piccolo dubbio circa la sua statura da neo quatto anni. Bello di condizione ed esuberante nelle fasi preliminari, il sauro di casa Troger rompeva gli indugi a metà percorso per ingranare le marce ed andarsene per proprio conto, saltando in velocità e sicurezza. Sostenuto dal fantino anche a risultato acquisito Live your Life vinceva netto completando un percorso che affinerà certo la condizione in vista dei prossimi impegni.

Faceva un figurone alle sue spalle la grigia Dajuka, che nonostante varie sbavature sulle siepi per lei ancora sconosciute, metteva in campo una redditizia rincorsa che la vedeva recuperare vistoso terreno dando al team di Radek Holcak motivi di soddisfazione (lo stesso team annunciava che il compagno di colori Stuke, uno dei delfini di Live you Life lo scorso anno, tornerà a Maia per il meeting di fine riunione di primavera/estate). Terza si confermava Haruza, una buona cavalla davanti al rientrante Solar Walker.

Un altro buon cavallo faceva ritorno alle competizioni, invero piuttosto diluite nel tempo per il doveroso rispetto del saltatore dalla carriera straordinaria. Brog Deas giunto ai suoi nove anni metteva ancora una volta in campo la sua classe, poichè solo con questa ha saputo, dopo due forti accellerazioni molto dispendiose lungo l'ultimo giro di corsa, respingere l'arrembante Champ de Bataille e tenerlo dietro per il minimo dei distacchi. Due grandi cavalli in lotta spasmodica fin sul palo a conferma della statura di entrambi. Buon terzo Notti Magiche di una regolarità assoluta da anni su un positivo Finoras.

Dopo tre rientri vincenti di altrettanti primattori, non poteva mancare il quarto. Santo Cerro, aitante cavallo polacco di mezzi acclarati, debuttava in modo molto positivo sullo steeple meranese, ad onor del vero dopo aver fatto altrettanto sulle piste francesi. Per lui, a differenza degli altri big del pomeriggio, il compito si prospettava piuttosto agevole, ed in effetti per Santo Cerro si è trattato di un semplice percorso e di un test sugli ostacoli. Unicamente il verticale ha creato qualche patema a Jan Faltejsek, ma il cavallo ha risolto di potenza su un ottimo Giacalmarbar, alla sua performance più bella da tanto tempo a questa parte.

Nelle corse in piano arrivo al cardiopalmo in apertura e solo un muso e la coriacea opposizione di Antonio Ferramosca in sella a Matey, hanno impedito la sesta vittoria di Mychoon sulla pista di Merano. Dopo intervento dei Commissari il verdetto del traguardo veniva confermato.

La corsa Tris nazionale premiava l'ardita fuga in avanti di Rockandrollboy, soggetto non nuovo a stoccate vincenti in condizioni ottimali, che Raffaele Orlando calibrava fin dalla partenza per rintuzzare il volitivo finale di On The Trail sempre regolare, e del chiacchierato Johnny Castle a completare la terna vincente (la combinazione 7-3-9 paga 491,00 euro).

In chiusura di pomeriggio Twilight Zone bissava recente vittoria con percorso molto oculato e allungo imparabile lungo la corda nelle sicure mani di Ricky Belluco. Si doveva adeguare al secondo posto il leader Hills of Rome su Contra e l'instancabile Stick Around.

L'immagine di FOTO PRESS ARIGOSSI ritrae un passaggio del Premio Scena.