Merano: resoconto di domenica 1 luglio 2018

Ippodromo di Merano:Grande Steeple Chase '18 (FOTO ARIGOSSI)

Al Bustan, sempre e comunque Al Bustan Il Meeting d'estate ha accompagnato a conclusione la prima parte della stagione di corse all'ippodromo di Maia e la giornata domenicale proponeva una serie di grandi prove dopo l'antipasto del sabato. La decima edizione del Grande Steeple Chase d'Europa-Hotel Roessl Rabland si poneva alla attenzione degli appassionati per una sfida ad alto livello tra tre ottimi saltatori, ma la vera star era indubbiamente Al Bustan, il vincitore dell'ultima edizione del Gran Premio Merano Alto Adige. Ma le corse, soprattutto in ostacoli, devono emettere il verdetto della pista a dispetto di ogni previsione. Lo sviluppo della corsa ha sovvertito in effetti le previsioni della vigilia circa la tattica di corsa dei protagonisti, ma il verdetto del traguardo è stato limpido ed il nome ivi emerso è stato quello di Al Bustan, sempre e comunque Al Bustan.

La prima fase di corsa ha visto il francese di Guillame Macaire imporre l'andatura, ma il grigio Capivarì non accettava il ritmo del transalpino, il fantino del quale Anthony Renard, provava a graduare, e allora era proprio Capivarì a dare un primo sussulto scavalcando l'avversario, questo fino al salto dell'oxer grande. Qui la parabola del portacolori del Team Aichner non era perfetta cosi per breve tratto passava Axel Lauteix ma anche per lui la posizione non era possibile mantenere poichè Al Bustan rompeva gli indugi e con un colpo di scena si installava al comando. Lui che ci aveva abituato a corse di estrema attesa, fuori dai radar prima del pirotecnico finale.

Dopo tutti questi cambi di scenario, la corsa riservava il monologo del campione della scuderia Lokotrans, che incurante delle evenienze tattiche si involava superbo a traguardo sul francese Defit d'Estruval impotente difronte a cotanto avversario e a Capivarì non più pimpante dopo l'errore e per oggi non protagonista. Discreta la prima sortita dell'ex francese Volcancito che chiudeva quarto.

Il tradizionale Premio Ezio Vanoni, giunto alla 63.a edizione, esame di rilievo per i novizi, sanciva la grande potenza di Santo Cerro, vero protagonista della pista già dai suoi primi passi della carriera. Il polacco di Greg Wroblewsky, da quando è stato dirottato sullo steeple ha costantemente elevato il suo tasso qualitativo e se le prove sostenute sulle piste francesi erano già un indizio, la corsa di Gruppo II meranese non ha fatto altro che confermare tale tesi. Anche in questo caso il francese sceso a Merano per ascriversi l'ambita prova, Sharock, ha dovuto accontentarsi della miglior piazza davanti ad un più che positivo Duisigrosz. Quarto Saxo Sol. Caduto il chiacchierato Iwlldowhatican.

La sorte prende, la sorte da. Nella corsa più antica d'Italia, il Grande Steeple Chase di Roma, summit degli specialisti del cross,essa ritornava ad All About Cossio ciò che in tante prove il destino ed evenienze tattiche avverse avevano tolto al portacolori della Vocetka, che dopo Santo Cerro bissava una seconda vittoria di prestigio. Triangle d'Or, anziano eroe delle piste, si incaricava dell'andatura, regolare , disegnando un percorso pulito fino al momento topico della corsa dove il primo a muovere era Star Maker con buon piglio, subito seguito da Opaleo con la sagoma del polacco con giubba di un visotoso arancione, visibilmente in fase di lancio. La dirittura finale, bellissima, confermava l'impressione generale ed All About Cossio si ascriveva il prestigioso cross country su Opaleo infine più grintoso di Star Maker. Quarto Triangle d'Or, caduto Nils, deludente Turdus ed incolore Ole Caballero.

In Apertura un altra classica del programma primaverile, il Premio dei Giovani, listed race per le giovani leve. Ebbene la generazione ha ufficialmente il suo leader insindacabile, il sauro Imperial Red, autorevole e sicuro e per nulla intimorito dalle maniere forti messe in campo oggi dal suo rivale dichiarato, l'ex francese Starman. Quest ultimo galoppava con brio, rispondeva a tutti gli attacchi fino a quello imparabile del figlio di Zoffany di Paolo Favero, che con la consueta accelerazione dall'ultima siepe a traguardo, risolveva la contesa. Bene alle spalle degli acerrimi rivali, anche Leonardo da Vinci. Unanimi i commenti che valutavano come buoni i primi tre giovani a traguardo, in attesa delle prove settembrine.

La tris di fine giornata e fine meeting premiava la pazienza del team Pugnotti/Scollo nell'attendere Cavalla Selvaggia, che dopo un periodo opaco e una graduale ripresa di forma, pennellava un percorso preciso e vincente, lasciando a completare la terna Apelle Fan ed Oak Bluffs, molto regolare.

Nella prova sul miglio il vecchio leone Bakelor coglieva la ventesima vittoria di un carriera pazzesca di 112 corse, con forte allungo conclusivo, imparabile per Neruda ed il grigio Giacas.

Con il Trofeo Castel Monreale di golf, ennesima iniziativa di intrattenimento di pubblico ed ospiti, va agli archivi la prima parte della stagione; la riapertura già attesa è prevista per domenica 22 luglio.

Tutte le informazioni, i partenti, gli arrivi, le foto ed i video delle corse saranno consultabili sul sito http://www.ippodromomerano.it

L'immagine e' di © FOTO PRESS ARIGOSSI