Merano: resoconto di sabato 28 luglio 2018

Ippodromo di Merano: Premio Giuseppe Chiodini 2018

Con Morning star e Kazoo l'en plein della scuderia Aichner. Il convegno di corse del sabato all'ippodromo di Maia, il primo del duplice appuntamento del fine settimana, poggiava in primis su due prove; la prima il Premio intitolato alla memoria di Giuseppe Chiodini per validi siepisti anziani e la seconda riservata ai siepisti della generazione più giovane in cerca di gloria. Tra i veterani il tridente presentato dal team Aichner/Vana accentrava le maggiori attenzioni ma se è vero che Kazoo era il più accreditato della vigilia, la prestazione del compagno Morning Star è stata un mezzo capolavoro, per la fluidità dell'azione, la pregevolezza dei salti e soprattutto l'allungo finale. L'accelerazione del baio montato da Jiri Kousek è arrivata dopo condotta di gara garibaldina in avanti, e laddove di solito le forze dei front runner ( e talvolta gregari) cominciano a scemare. Ma l'otto anni di origini teutoniche incurante delle energie spese proprio all'ingresso in dirittura compiva il pezzo di bravura allungando repentino, salutando la compagnia. Solo l'alleato Kazoo a quel punto era capace di recuperare visibilmente, venendo così a siglare un bell'en plein per la scuderia giallonera, il tutto dopo il calo repentino di Chateaudemalmaison oltremodo combattivo ma anche oggi molto impreciso su diverse siepi, infine superato anche dalla femmina Doriade d'Aumont e dal versatile ex francese Volcancito, positivo anche in siepi dopo esordio italiano sullo steeple.
Se la scuderia Aichner batte un colpo, molto spesso il team Troger risponde, all'insega della sportività i due colossi tra le scuderie del panorama ostacolistico nazionale proseguono la lunga serie di risultati a tutto merito della passione e dell'impegno profusi. Debuttava in siepi il chiacchierato Mensch, molto positivo all'impatto con le piste italiane dopo l'acquisto in terra francese in un prova milanese primaverile in piano, dopo la quale senza badare alle ipotesi di proseguire su quella strada, il team ne annunciava l'avvio alla carriera sulle siepi. L'attesa è durata fino a questo pomeriggio, dove nel Premio Sharstar, il grigio montato da Raffaele Romano procedeva tranquillo sul percorso e dopo qualche aggiustamento su alcuni balzi, avvicinava la testa della corsa e al blando richiamo del suo fantino disponeva dei suoi avversari col piglio del soggetto sopra la media. Una coriacea Pelice teneva bene la scena e precedeva l'altro "Troger" Ventotene impedendo cosi anche qui un en plein di scuderia, con quest'ultimo un filo ondeggiante sulla curva e montato da un Davide Columbu in non perfetta efficienza per una precedente caduta in cross.
Per Mensch, il cui team ha appositamente evitato la prova agostana per debuttanti preferendo un debutto contro avversari con maggiore esperienza, si profila ora un graduale avvicinamento alle prove di vertice per i tre anni.

Nel movimentato cross country altro pezzo di bravura di Opaleo, con ancora Raffaele Romano in sella ed al training, che passo dopo passo sta assurgendo a vero specialista di questi spettacolari percorsi per la gioia dell'appassionato proprietario Nicola Nisoli. Si è dovuto inchinare il vecchio Nils, il quale non contento di aver regalato un centinaio di metri in partenza e di aver completamente sbagliato un paio di salti, si profilava cattivo in arrivo ma veniva infine respinto da un Opaleo davvero convincente. Terza Secret Sinner, quasi mai fuori dal marcatore nella sua carriera.
In Apertura bell'arrivo serrato tra ottimi gentlemen riders con il guizzo decisivo di Carrassi del Villar in sella a Peruke n Periwig davvero ben montato, il ficcante finale del quale piegava le resistenze di Mission of Peace in sella al quale Antonio Ferramosca aveva tentato una lunga accelerazione quasi andata a buon fine.

Da segnalare con doppia sottolineatura il duplice colpo a successo del trainer meranese Christian Ghiotti, il quale presentava prima Mc Enroe, un soggetto per il quale la carriera ostacolistica non è per nulla al momento nelle sue attitudini, e capace di venire proprio nelle folate finali a privare della vittoria e del conseguente pensionamento Troppo Forte. E qui segnava un primo punto anche il giovane cavaliere Pietro Stefani..e non era finita qui..
In chiusura di pomeriggio infatti lo stesso binomio tranier/cavaliere centrava il secondo inaspettato, per certi versi, successo grazie al sauro Lord Sholokov, il quale assente da lungo tempo dalle piste e da anni da una competizione in piano, veniva con bell'azione in mezzo alla pista a soggiogare Manolo che dopo prematura lotta con i rivali dichiararti Stick Around e Contra aveva provato a venire a traguardo ma restava infine accecato dal sauro dorato del team Ghiotti, giustamente raggiante alla conclusione della piacevole giornata.
Tutte le informazioni, i partenti, gli arrivi, le foto ed i video delle corse saranno consultabili sul sito: www.ippodromomerano.it

L'immagini e' di © FOTO PRESS ARIGOSSI