Merano: resoconto di domenica 23 agosto

Ippodromo di Merano

Un pomeriggio da ricordare nel segno della scuderia di Christian Troger e di tutto il team, quello andato alle scene nella domenica, all’indomani del convegno annullato della giornata del sabato. Il gran lavoro della squadra addetta alla cura e manutenzione della struttura e delle piste ha riconsegnato l’ippodromo in condizioni idonee e tirato a lucido dopo le furiose perturbazioni di solo poche ore prima. Tornato anche un sole mite e piacevole le vicende delle corse hanno tinto le pagine delle cronache del biancorosso della scuderia Troger. La neonata Liste Race per i tre anni, Il Premio Merano, ha immediatamente portato alla ribalta il sauro Glory Maker, acquistato appena due settimane prima in Francia. Posizionato alle spalle del leader Lexington Quest, il neo allievo del trainer Raffaele Romano ha lanciato oneroso inseguimento, e una volta sorvolato il fuggitivo, per Glory Maker è arrivato immediato risalto sulle nostre piste. Bene anche l’intraprendente Lexington Quest sulla tedesca Tansania. Il più atteso Aurelius in Love, solido favorito dopo il ritiro di Baptism, non ha mai agganciato i primi, rimanendo nell’ombra. Troppo brutto per essere il vero Aurelius.

Ora per il team il dubbio amletico se rimanere ancora per un po’ in attività in piano col sauro o procedere col canonico progetto ostacolistico.
Le cose erano già iniziate nel migliore dei modi col successo di Saint Julian sulle siepi, in graduale e costante ascesa. Acquistato anche lui in terra francese, potrebbe ora salire ulteriormente di categoria. Alle spalle del sette anni di casa Troger montato da Gabriele Agus, buon secondo Mezajy su Volcancito.

Altro sigillo, quello dell’atteso Makito, neanche a dirlo acquistato in Francia, sicuro alla conferma della sua statura nella condizionata per siepisti di tre anni, con Raffaele Romano (alla tripletta come allenatore dei tre portacolori della scuderia Troger). Dotato di gran motore ha ribadito la sua candidatura alle più importanti prove riservate alla generazione dei siepisti più giovani.
In apertura tra puledri Destination West coglieva il suo primo successo nelle mani di Silvano Mulas, la grintosa Irish Girl faceva sua la prova per velocisti con Alessandro Fiori mentre il front runner Meyandi si rendeva intangibile con Federico Bossa nell’handicap sul miglio e mezzo.

La seconda corsa stagionale delle competizioni per cavalli di razza Haflinger, salutava un bel successo di Uhu Br con l’amazzone Silvia Moser. A proposito di corse Haflinger, l’edizione 2020 del Palio del Burgraviato, per motivi legati alle disposizioni sulla sicurezza, non potrà aver luogo. Resta in programma una competizione innovativa legata comunque alle tradizioni ed alle caratteristiche di questa particolare affascinante razza equina.