Merano: resoconto di domenica 30 aprile

ippodromo merano

I primi dati ufficiali parlano di raddoppio abbondante delle presenze, nella seconda giornata di corse per
purosangue a Maia, rispetto al dato di pubblico della stessa giornata nel 2022. Una folla entusiasta ha
gremito le due tribune, anche il “meteo” è stato clemente regalando una ideale giornata fresca di sole fra le
nubi e le corse hanno fatto spettacolo. La prova per 3 anni debuttanti sulle siepi potrebbe addirittura aver
laureato il prospetto di un campione: tale l’impressione lasciata da Kenzo du Chenet, autore alla prima
esperienza in pista della vita, di una prestazione di rara potenza che, unita al modello imponente e ad un
pedigree francese da ostacolista d.o.c. , accende speranze su questo sauro portacolori di Josef Aichner
allenato da Josef Vana Jr e portato al traguardo da Josef Bartos. Bene al posto d’onore Territorial Waters,
saltatrice già ben addestraata, nelle mani di Gaetano Volpe per Paolo Favero. E bene al terzo posto anche
l’altro esponente di Aichner, Luciosevero.
Il grande mestiere di Jan Falktejsek lo ha reso interprete ideale di Red Coral, 4 anni di Jiri Charvat, nella
prova in siepi dedicata a Pietro Santoni e di White Wood del Roessl Team nel cross Premio Sergio Giorgi.
Gabriele Agus è stato perfetto pilota della femmina Natris, per Remo Romano, nell’handicap per siepisti.
Fra i gentlemen e le amazzoni in piano, Maia saluta il ritorno al traguardo di due “nomi” di protagonisti di
valore delle prove di categoria: Claudia Wendel ha ripresentato alla grande (con Jurg Langmeier e Giuliano
Rota, il team Adel) e montato con fiducia in avanti il qualitativo Villabate sui 1500 metri, Simone Vitabile ha
impostato esatto schema all’attesa e allungo con Berenson, di Devis Cescon, sui 2200 metri.