Merano: resoconto di domenica 24 settembre

Le storie incredibili dei cavalli! Nella incendiaria, per emozioni, grande domenica di Maia, First of All, a 7
anni corona, per se stesso, per Jiri Charvat proprietario, per Pavel Tuma allenatore, approda al trionfo
nell’84° Gran Premio Merano Alto Adige coronando anni di lavoro sull’obbiettivo, ma lo coglie senza avere
in sella Jan Faltejsek, alla fine costretto a rinunciare alla monta per i postumi della caduta patita il giorno
prima, ed è destino che in sella al sauro trionfante torni (con una monta, peraltro perfetta) l’eccellente Felix
De Gilles, jockey internazionale che vive una giornata da fiaba: successo nel Gran Criterium d’Autunno con
la 3 anni Flying Chaser sellata da Davide Satalia, e bis nel Gran Premio, e in entrambi i casi gli avversari
dichiarati, targati-Aichner, cadono uno sopra l’altro in circostanze incredibili: Makassir butta fuori se stesso
ed il compagno Feed Back con uno scarto, Andoins cancella se stesso e Gangster de Coddes sul più facile
dei muri del Merano, dopo che L’Estran aveva centrato in pieno la “stecca” dell’oxer grande, disarcionando
Bartos.
Ovvero: Josef Aichner vive una giornata che è simbolo di quel che è l’ippica: gioie e dolori. Sopran Mistery,
con Bartos in giubba giallonera per il training di Raffaele Romano, realizza la perforamance della vita
siglando la Corsa Siepi dei 4 Anni davanti ad Occhio Alla Penna, che ha di che recriminare per una fase finale
complicata. E Mauricius corona una stagione da imbattuto trionfando alla grande in una tesissima Gran
Corsa Siepi davanti al compagno-rivelazione Herve du Seuil. Su un piatto i trionfi, sull’altro le disdette
incredibili. <Ma questo sono le corse> commenta lo stesso Aichner.
La domenica del Merano Alto Adige è ancora una volta vincente per partecipazione di pubblico, spettacolo,
passione, colori. In pista la completano alla grande i sempre graditi e vincenti Danila Cherio ed Eugenio
Goldin nel Trofeo Agri sui 1600 metri in piano. La bella coppia Berenson-Bodini nell’altra prova per cavalieri
ed amazzoni sui 2200. E il miglior Arvier di sempre, con Antonio Ferramosca magistrale in sella al cavallo di
famiglia, dominatore dell’ambitissimo Premio Goldegg, sui 3000 metri. Le storie vissute in pista di un
ippodromo, ancora una volta spettacolo di se stesso nelle prime tinte di autunno e in tutta la festa del suo
Gran Premio.
Tutte le informazioni, i partenti, gli arrivi, le foto ed i video delle corse saranno consultabili sul sito :
www.ippodromomerano.it.