Merano: resoconto corse di domenica 28 luglio
Stiamo approdando agli appuntamenti salienti del ciclo in piano, eppure, in questa domenica di Maia, tecnica e qualità son state patrimonio dei due esiti ostacolistici, sulle siepi: abbiamo visto un 4 anni ed un 3 anni che potrebbero avere molto da narrarci nel prosieguo dell’attività sulla pista, forse anche ad alto livello.
Il 4 anni Mes Ailes si è imposto con notevole piglio agli specialisti anziani nel Premio Alberto Oppo, il cui ricordo è stato onorato ad hoc da questo baio della Vocetka, giubba storica ben rivista al traguardo di Maia. Gestito ad hoc sul percorso dalla brava Teresa Podraska, il baio allenato da Jana Novakova ha sfoggiato allungo poderoso in retta d’arrivo per sottomettere Le Petit Niece, a sua volta rientrato benissimo, per Josef Aichner, visto l’aspetto piuttosto rotondo. Si deve aggiungere che la corsa ha un semi-vincitore morale in Occhio Alla Penna, lanciatosi presto all’attacco del leader Sopran Mistery, disperdendo energie. Ma lo stile di Mes Ailes è stato tale da non meritare riserve.
Grande impressione, fra modello ed azione, è giunta dal 3 anni Night of Dreams, di buona origine tedesca, che con un magnifico debutto in siepi ha messo il sorriso sulle labbra, in contemporanea, a Josef Aichner, che con Josef Vana Jr lo ha “pescato” ad hoc per gli ostacoli, e a Bruno Grizzetti. Questo Night of Dreams ha pienamente soddisfatto anche il fantino Josef Bartos (“gli ho lasciato rimediare un paio di comprensibili incertezze da debuttante, poi dall’ultima curva all’arrivo ha fatto parlare la qualità”. E’ un soggetto incantevole anche a vedersi, non ci resta che attendere. Qui Aichner ha fatto accoppiata con un maiuscolo Secret Boss che dopo aver fatto da leader ha ancora levato il posto d’onore al pur valido Cheeky Blimey.
Il piano per fantini registra il doppio in squadra per Grizzetti allenatore e Dario Vargiu fantino. E il jockey sardo ha sicuramente messo tutta la sua sapienza al servizio del 3 anni Lethal Dock che ha confermato la buona forma milanese nell’handicap sui 2200 metri, precedendo Garbo ed il duro e progressivo grigio Su Crastu Biancu, da rivedere in schema più “passista”. Vargiu è stato poi impeccabile interprete di Sopran Pechino, avanti tutta sui 2400 metri del Premio Bolzano: gli ha conservato le energie per respingere, nel finale, il sempre eccezionale Storm Shelter, modello di continuità ad 8 anni suonati.
L’allenatore Federico De Paola è una cassazione nelle sue trasferte meranesi: stavolta l’infallibile trainer ha fatto centro a 20/1 con la sua 3 anni Newport Bay (il giovane Gungui in sella) contro fior di coetanei, Eternal Blossom e l’illustre Toussaint i battuti dallo spunto della “cavallina” venuta dalla Toscana.
Nel pomeriggio in cui un ancora ottimo pubblico ha tenuto duro al primo vero caldo tropicale di stagione (frequentatissima la visita guidata all’ippodromo, turisti ad ombrellini aperti sotto il sole), alle corse per cavalieri ed amazzoni va la palma del romanticismo e della passione: Passito, 11 anni e non sentirli, ha colto il successo inseguito per tutta la primavera, montato ad hoc dal bravissimo Daniele Bernardini e seguito dall’amore di Diego Schatzer e Fabrizio Mura e dalla dedizione di Simone Pugnotti che lo tiene come un gioiello. E Flaminia Angela Garbetta, sul tutto suo Bull Dozer (proprietaria, allenatrice, amazzone) ha colto il secondo successo della “carriera”… dimenticandosi di venire in premiazione e poi presentandosi, sorridente e trafelata sotto il palco: scatenando un diluvio di applausi alla simpatia!
Tutte le informazioni, i partenti, gli arrivi, le foto ed i video delle corse saranno consultabili sul sito :
www.ippodromomerano.it.
Ph: FOTO PRESS ARIGOSSI