Merano: resoconto di domenica 18 agosto

L’Estran, la leggenda di Maia, si è distratto un istante ed è andato giù al muro, a metà circa del Premio Masaf. Non ha proprio alzato gli anteriori ed è ruzzolato dall’altra parte del piccolo, bianco ostacolo. Si è rialzato un po’ imbizzarrito ed è andato, scosso (cioè senza fantino in sella) a distruggere lo steccato di plastica della retta d’arrivo che per fortuna è flessibile e non procura danni agli animali ed agli umani. Poi, si è fatto riprendere e lo abbiamo ritrovato sotto la doccia, al dissellaggio, senza un graffio. Anche Josef Bartos si era rialzato incolume… e Josef Aichner ha sorriso, perché il campionissimo appare intatto, il fantino sano e salvo e perché la giubba giallonera ha fatto lo stesso accoppiata, nello steeple gruppo 3 clou del giorno, grazie al bel Ches Demonmirail, pigro ma potente sotto gli stantuffi di Jan Kratochvil (con cui è ben affiatato) e ad un progredito Sopran Mistery (il sauro allenato per Aichner da Raffaele Romano). Sul vincitore e sulla disavventura di L’Estran, la chiosa del trainer Josef Vana Jr: .
Aichner, Vana Jr e Bartos, i tre Josef, hanno avuto di che sorridere, nell’arco del pomeriggio: il 3 anni Verde Constellation, baio di bellissimo modello, ha risolto di classe la prova d’apertura in siepi per i 3 anni di punta, nonostante un difficile percorso tutto per passaggi interni lo abbia indotto ad alcuni errori sulle siepi. Alla fine si è staccato netto davanti al pure dotato Cheeky Blimey che attende sempre il suo gran giorno. E il 5 anni Real Wild Child ha colto il terzo successo consecutivo sulle siepi, pur in un arrivo al
cardiopalma con Magic e Sky Constellation, che ha richiesto anche l’intervento dei commissari per visionare le fasi finali prima di confermare (giustamente) il risultato sportivo.
Al tondino Greg Wroblewski aveva svelato fiducia nel suo pupillo Wamba: ed il 4 anni di Wieslaw Kartus è andato a segno in bello stile su Sopran Leger nel Premio Aldo e Roberto Feligioni, sempre in siepi, 3300 metri, posto in chiusura di programma.
In piano, applausi a due amazzoni: Jessica Spampatti a segno da un capo all’altro sui 1600 metri con Dubai Sound per la Scuderia Pastuszka e Lise Stampfl (trionfo commosso di folla in premiazione) e Flaminia Garbetta al secondo successo consecutivo con il “tutto suo” Bull Dozer: ne è proprietaria e allenatrice e lo monta in corsa. Chapeau. Chiudiamo sottolineando la presenza crescente all’ippodromo di una folla sempre più fitta, di ogni età, che si appassiona alla visita turistica e poi alle corse: cediamo al vezzo dell’inglese per dire che Maia è sempre più “cool”, un “must” immerso nel territorio.