Merano: resoconto di domenica 4 maggio

ippodromo merano

La pioggia si è fatta viva con qualche goccia appena, e non ha infastidito il convegno di corse a Maia, pienamente goduto dal pubblico degli appassionati, dai turisti, e dai delegati della Federazione Europea e Mediterranea di promozione del galoppo che, terminata la loro assemblea generale, hanno ammirato, con commenti improntati a stupore, la bellezza dello spettacolo dei cavalli immersi nella inimitabile cornice. La prova principale del giorno era dedicata proprio alla EMHF, e ha trovato il vincitore più atteso e degno in Sopran Pechino, 6 anni di Roberto Fumagalli, acquistato per la carriera ostacolistica e affidato al giovane allenatore Matteo Bonetti (per lui primo successo da trainer d’ostacoli), dopo quella di primo livello svolta in piano alle cure di Bruno Grizzetti (presente a a Maia). Contro i suoi sei avversari come lui esordienti in siepi, Sopran Pechino ha fatto tutto dal solo in avanti, in frazioni ben dosate dalla buona mano di Gaetano Volpe, il fantino primattore nel pomeriggio anche con Mes Ailes. Pur a distanza dal dominatore (“lontano” il distacco ufficiale) si è fatto notare per il posto d’onore Ultimo Tango, il baio di casa Tanghetti dal pedigree ostacolistico, e potrà far bene in futuro anche il tardivo Abanos, portacolori di Grizzetti allenato da Raffaele Romano.

La prova in siepi per 4 anni dedicata a Nello Coccia, ha perso per strada uno dei più attesi, Prestino, il nuovo francese di Josef Aichner, scivolato sulla curva di sinistra mandando a terra, incolume, Josef Bartos. La corsa ha comunque trovato un degno vincitore in Night Pretender, morello di Jiri Charvat già fattosi notare a Pisa in inverno. Jan Faltejsek lo ha impostato in perfetto schema d’attesa e grande allungo finale ben avanti a Rainbow Queen, rientrata comunque in maniera positiva.
Da notare, nel pomeriggio, il ritorno subito vincente di Heichal, reginetta del “piccoli” cross per Cristian Ghiotti, e la prima vittoria della giovane amazzone Giorgia Antiga in sella a Conte Guido sui 1600 metri.