Galoppo: L'Italia Adotta un Nuovo Sistema di Rating

Il processo di cambiamento è stato avviato a inizio giugno, con l'inserimento di quattro nuovi handicapper e l'adozione di un modello di lavoro ispirato a quello francese. Questa innovazione, richiesta da tempo dalle Categorie e dal Comitato Pattern, risponde alla necessità di avere rating ufficiali e pubblici, un elemento finora assente nel panorama nazionale.
Proviamo a fare una sintesi del sistema.
Il cuore della riforma è una netta distinzione nella valutazione delle diverse tipologie di corse:
- Maiden, condizionate, corse di Gruppo e Listed: In queste competizioni, il rating si basa esclusivamente sulla prestazione del cavallo.
- Handicap: Per il vincitore è previsto un sovraccarico, che tuttavia è meno incisivo rispetto al passato e non viene necessariamente applicato ai piazzati. La valutazione si fonda su un'analisi complessiva della corsa.
Dopo ogni corsa, il team di handicappers aggiorna il rating del cavallo analizzando una serie di fattori: i distacchi, la facilità della performance, la tattica in corsa, le condizioni del terreno, le scelte del fantino e la distanza. Per i cavalli esordienti negli handicap, il valore di partenza viene fissato a metà scala, mentre per quelli provenienti dall'estero si parte dal rating del Paese di origine.
L'obiettivo primario è la pubblicazione delle scale di rating ufficiali. Si sta lavorando per correggere uno squilibrio passato, dove i valori dei cavalli da handicap si erano avvicinati eccessivamente a quelli dei purosangue da Listed o corse di Gruppo. Inoltre, le due scale separate per erba e sabbia confluiranno in un unico rating, come avviene all'estero, che rappresenterà il valore assoluto del cavallo. Sono anche state definite regole precise per l'inattività: un calo di 2 kg per un anno di assenza, 1 kg per sei mesi di stop e un'eventuale riduzione di mezzo chilo per un rientro dopo tre mesi.
Il passo successivo sarà una vera e propria rivoluzione nella programmazione degli handicap. Si abbandonerà il sistema dei coefficienti legati alla dotazione per introdurre handicap a fasce di rating (es. da 0 a X, da X a Y), come in Francia e Gran Bretagna. Ogni fascia avrà un valore di riferimento che permetterà ai trainer di conoscere in anticipo il peso assegnato. L'obiettivo è rendere le corse più equilibrate e impedire iscrizioni "tattiche" di cavalli con pesi proibitivi, per poi estendere questo modello di valutazione anche ai cavalli Anglo Arabi e al settore degli ostacoli, per allineare l'intero movimento ippico italiano agli standard europei e garantire competizioni più funzionali ed eque.