Capannelle: Red Carpet per le signore dell'ippica

La stagione autunnale dell’ippodromo di Roma Capannelle si tinge di rosa domenica prossima, 25 ottobre, nella corsa intitolata a Lydia Tesio, allevatrice del mitico Ribot. Come ormai tradizione, al fianco del più atteso appuntamento internazionale della stagione autunnale dell'ippodromo romano del galoppo, si rinnova il legame con il “Premio Le Signore dell’Ippica”.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua nona edizione, avrà questa sera come palcoscenico la prestigiosa sede del museo di Palazzo Venezia, a Roma, dove è organizzata a latere della mostra “Il potere e la grazia. I Santi patroni d’Europa”. Il percorso museale comprende molte opere in cui il cavallo è presente e sarà su queste che verrà incentrata la visita guidata prevista per gli ospiti in chiusura della cerimonia.
Il Premio Lidya Tesio-Le Signore dell’Ippica focalizza l’attenzione sulle donne che si distinguono o che comunque vengono ricordate nel mondo dell’ippica o delle discipline equestri per la loro attività professionale, per i risultati sportivi, o anche semplicemente per la passione e la dedizione nei confronti del cavallo.
La rosa delle premiate, che verrano insignite del riconoscimento dal presidente di HippoGroup Roma Capannelle Enzo Mei, comprende: Francesca Martini, sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Scilla Balzarini dell’Azienda Agricola Antezzate (scuderia Siba), l’amazzone Giulia Coccia (vincitrice a Capannelle della prima edizione dell’Italian Ladies’ Race), Luisa Innocenzi (istruttrice Federale Pony e ideatrice del progetto umanitario Azione Pony per i bambini terremotati dell’Abruzzo), Maria Antonietta Muccioli fondatrice con il marito Vincenzo della Comunità di San Patrignano e Sveva Lancellotti Delfino (commissario Unire).
Dalla data di istituzione del Premio (2001) è stata commissionata ogni anno un’affiche celebrativa ad un’artista di fama, realizzata in litografia per una tiratura limitata. Giosetta Fioroni è stata la prima a dare lusto al premio con la sua opera. Dopo di lei è stata la volta di Elisa Montessori, Isabella Ducrot, Marilù Eustachio, Luisa Gardini, Graciela Iturbide, Marina Paris e Irene Kung.
Il motivo della croce rossa in campo bianco è l’elemento ricorrente nei lavori delle artiste che ovviamente con la riprodzione dei colori della Dormello Olgiata (la gloriosa scuderia di Federico Tesio e Mario Incisa della Rocchetta) celebrano il mito di una scuderia che è passata alla storia. Quest’anno la scelta è caduta sulla fotografa brasiliana Claudia Jaguaribe.
La premiazione a Palazzo Venezia sarà anche l’occasione per ammirare in anteprima gli abiti realizzati sul tema “Va di moda il galoppo” dagli studenti dell’accademia Koefia e che verrannopresentati in ippodromo domenica prossima, giornata imperniata sul Premio Lydia Tesio – Shadwell, domenica 25. Sfileranno otto creazioni realizzate dagli studenti dell’accademia dedicati alla moda equestre. Un omaggio alle donne dell’ippica che con il loro elegante impegno hanno contribuito e contribuiscono alla crescita dello stile e della tradizione. Per l’occasione è stata rivisitata la figura del fantino al femminile, l’amazzone, estremizzando e portando alla luce alcuni particolari del tipico abbigliamento ippico: staffe, cinte, redini, selle e quant’altro è nella cultura e nello stile cavallerizzo. Gli studenti dell’Accademia Koefia hanno ideato e realizzato le creazioni volgendo lo sguardo ad una moda sportiva come pretesto per occasioni serali altrettanto importanti.