Merano: Staffe d’Oro e tris, pomeriggio pieno

Ippodromo Merano

Primo grande titolo della stagione in palio, corsa tris, i professionisti del piano. Giornata piena lunedì di Pentecoste a Maia, fra salti d’autore e corse affollate.
Sugli ostacoli il tema è lo Staffe d’Oro, gruppo 3 per quattro anni sullo steeple e 61 mila euro al traguardo dopo 3.800 metri. Una sorta di anteprima di lusso del Vanoni, con undici attori sulla scena e il classico leitmotiv Contu-Favero. Ma se il primo può pescare nell’ampia rosa schierando il meglio disposizione – Eppursimuove e Marpione colorati di Amalita e l’ottimo Grison – il secondo deve fare i conti con la defezione di Super Faida, che purtroppo difficilmente rivedremo in pista per via di un infortunio rimediato tre settimane fa nel Val Casies, prova di preparazione proprio per questo Staffe d’Oro. E allora Favero dirotta su Rumba Sound, tutt’altro che un signor nessuno ma con l’incognita del rientro da Roma, da quel Neni da Zara datato febbraio in cui è secondo di Marpione ma davanti a Eppursimuove. Incroci enigmatici.
Sarà quest’ultima il faro della corsa. Nel sopra citato Val Casies (a proposito: confermati gli abbinamenti Eppursimuove-Columbu e Marpione-Fuhrmann) ha palesato superiorità disponendo con sicurezza degli oppositori. L’avversario più credibile potrebbe essere il compagno di scuderia, oppure Grison, l’anno passato secondo del Tagliabue e terzo del Criterium d’Autunno, soggetto che a Pisa con due successi consecutivi ha dimostrato di saperci fare con lo steeple. È alla prima uscita meranese della stagione, Rumba Sound addirittura della carriera ma in coppia con Romano non stupirebbe più di tanto se mettesse d’accordo tutti. Dai box di Favero esce anche Game Player, buona confidenza con il palo però in compagnie meno nobili.
Dall’est si mobilitano, altre volte ci hanno smentito ma sulla carta sembrano un gradino sotto. Don Debnik è finito dietro ai migliori nel Val Casies, Moja Slodycz è un oggetto misterioso, Puntarenas forse è il più qualitativo, può sparigliare le carte ma lascia aperti parecchi punti interrogativi. Da prendere con estrema cautela è invece Imprezer, sempre a tiro dei migliori l’anno scorso. E pure Castle Caldwell e Far Plan non sono semplice contorno.
Il lancio del pomeriggio è affidato a un bellissimo cross che allinea il meglio del momento. Sui 4.100 dell’Anniversario degli Steeple-Chases d’Italia se la vedranno infatti Asselin, il dormelliano che ha provato di gradire la specialità, St Petersbourg titolare del Grande Steeple di Roma (è al suo primo cross a Merano), e Sergente Garcia vincitore di mille battaglie. Sono nove in tutto, i non menzionati qualcosa di più di comparse.
La terza prova in ostacoli è un ascendente in siepi, Premio Lagundo con ancora una volta quattro anni tra i nastri e sono ben quindici alla ricerca dell’acuto.
Chiuso il capitolo saltatori, spazio alle piane: cinque corse con i top-jockey tra cui spicca la tris delle 19, Premio Vini Borgatello-Dal Col da bersi d’un fiato sul miglio. Fra i sedici allineati alle gabbie c’è Doors, vincitore della tris di Pentecoste dell’anno scorso oltre che del Delle Alpi, classica del Ferragosto meranese. Dodici mesi fa finì davanti a Sure Danzig, anche lui della partita con Demuro nel motore e pari peso - la scorsa primavera erano 13 i chili di differenza… E a proposito di Differenza, è la carta di Gasperini. In cima alla lista figurano abbonati al palo come Coprax, Fontana Cut ed Erodoto. Tra i pesini, stuzzica Zabu sempre pimpante a Merano in G.R.
Sul miglio e mezzo del Novacella sono pochi ma buoni. Waldbrand è rientrato stravincendo, però stavolta sulla strada incoccia in Chicchirichi e Maistro. Tanti tre anni in pista, i maiden si affrontano sui 2.200 del Bressanone, in handicap (Coira) si corre invece sui 1.600. Equilibrata e affollata anche l’unica piana per G.R. e amazzoni, Premio Ora sui 2.200 metri.
La prima corsa è alle ore 15.20, ingresso 5 euro incluso voucher-scommessa da 2 euro. Nel parterre raddoppia l’intrattenimento per i bambini: oltre al pony dell’associazione Equspera per piccole passeggiate in sella, sarà presente un gazebo dove imparare a lavorare il legno.
FOTO PRESS ARIGOSSI