Merano: l'Amalita ci prova ancora

Ippodromo Merano

Due temi che si risolvono in uno: rivincita dello Staffe d’Oro e una primavera che potrebbe diventare ancora più azzurra, all’insegna della scuderia Amalita. Questo è il 55° Vanoni, classicissima della prima parte della stagione con 71.500 euro da distribuire, che domenica confermerà o scombussolerà le gerarchie fra gli steepler di quattro anni. Eppursimuove è davvero la numero uno oppure Marpione terrà fede al suo nome e dopo aver furbescamente lasciato la ribalta alla compagna piazzerà la zampata nel momento clou? Quanto vale il finale tambureggiante di Imprezer nello Staffe d’Oro? Quanto sarà venuto avanti il qualitativo Rumba Sound? E Sopran Light, per la prima volta sul verde di Maia, sarà in grado di dire la sua? Punti interrogativi in serie cui si sovrappone la variabile meteo: un temporale all’ultimo minuto (sono possibili, secondo le previsioni) potrebbe mischiare ulteriormente le carte. E ancora, ci si chiede quanto conterà la freschezza di chi ha corso meno, e per contro quanta benzina è riuscito a risparmiare chi ha già speso molto. Non ultimo, i contendenti sono all’esordio sul percorso da 3.900, quello con fence e oxer grande.
Bene, gli intrecci di linee, voci e preferenze personali rendono animata la vigilia. Certo è però che per forma di scuderia e per quanto fatto vedere finora, tutto ruota intorno all’Amalita che ha ancora negli occhi – come tutti, del resto - lo show di Frammassone nella Gran Siepi. Pensa e ripensa, Franco Contu – che ha lasciato nei box Grison causa un lieve contrattempo - alla fine ha deciso di non spaiare la coppia. Ovviamente confermata la spartizione delle monte, Columbu sulla femmina e Fuhrmann sul Marpione. Nei due precedenti meranesi Eppursimuove ha fatto valere un rush finale superiore. In scuderia, però, non si sorprenderebbero più di tanto in caso di capovolgimento delle forze.
Sono due per Contu, altrettanti per Favero. Rumba Sound l’abbiamo visto all’opera nello Staffe d’Oro, con i migliori fino agli ultimi duecento quando si è accesa la spia della riserva. Sarà venuto avanti, quanto lo dirà la pista, la stessa pista che Sopran Light calpesterà per la prima volta in gara. Fino a ora è rimasto del limbo del vorrei ma non posso, sempre vicino ai migliori ma un poco dietro.
Forse il rivale più consistente è Imprezer. A tre anni è sempre piazzato in prima categoria, nello Staffe d’Oro ha sciorinato una dirittura da applausi che gli è valso il secondo posto. Più arduo l’impegno per gli altri due. Hipo Jape saluta il gradito ritorno a Maia di Joe Bartos dopo l’infortunio (fatto salvo che il “collaudo” di sabato a Pardubice vada a buon fine). A onor del vero, nel Val Casies l’allievo di Vana non è finito così discosto dal duo Amalita. Stesso discorso per Castle Caldwell nello Staffe d’Oro: l’impresa è difficile, ma la fortuna aiuta gli audaci.
Sarà anche un pomeriggio che renderà omaggio alle origini dell’ostacolismo con il percorso “campagnolo” del Cross Internazionale di Merano, galoppata che porterà i cavalli a sparire dalla vista dei binocoli laggiù ai confini con il tennis, bordo estremo dell’ippodromo, e a misurarsi con trentatré ostacoli di ogni genere e sorta, compresa la temuta doppia gabbia. Sono cinque i maratoneti che hanno accettato la sfida dei 5.500 metri, pochi ma buoni anzi buonissimi, quanto di meglio il panorama attuale sa offrire. St Petersbourg su tutti: se supera la prova della lunghissima distanza con la stessa facilità con cui si è bevuto il debutto sul cross di Maia, per gli altri sarà davvero dura. Rimane da valutare quanto i chili resi al resto della ciurma (da 2,5 a 3,5) incideranno sui cinque chilometri e mezzo. Gli altri sono Asselin, il rappresentante della Dormello sulla cui classe non si avanza riserva; Sergente Garcia, il mai domo 12enne che non finisce di stupire; Juventus, gloria di Pardubice e già applaudito vincitore a Maia; infine Wavelight Laser che ha già dato del filo da torcere ad Asselin. E il cerchio si chiude.
Attorno ai due highlight ruotano due prove per saltatori e tre in piano. Il Premio Lana è un discendente sugli ostacoli bassi per quattro anni e oltre in cui si annunciano fra i nastri l’ottimo Gerbett che si presenta al pubblico meranese, il compagno di training Exotic Horse sostenuto da lavori convincenti alla pari di Desert Tita, e poi Ganeden che a Maia è sempre un osso duro, Alpha Prim e Flying Frankie che hanno vinto da poco. Nello steeple Premio Val d’Ultimo per cinque anni e più, in nove cercano di portare a casa qualche euro. Tra di loro Galandas, Blu Sekir e Priory Bay sembrano i più attrezzati.
Gentlemen e amazzoni saranno chiamati ad aprire la giornata nel Premio Sarentino (handicap sui 1.500), dopodiché cadenzeranno il convegno nel Merano 2000 (altro handicap, sui 2.200) e nel Lago di Braies (reclamare sul miglio e mezzo).
La prima corsa è alle ore 15.30, ingresso 5 euro incluso voucher-scommessa da 2 euro. Nel parterre intrattenimento per i bambini con il pony dell’associazione Equspera per piccole passeggiate in sella.
Anticipato il Grande Steeple-Chase d’Europa
In relazione alla disputa dei Mondiali di calcio in Sudafrica, l’Unire ha rivisto il palinsesto delle giornate di corse. Anche il calendario di Merano è stato coinvolto da variazioni: l’ottava giornata della riunione, quella del 2° Grande Steeple-Chase di Europa, è stata anticipata a sabato 19 giugno. Inizialmente il convegno era previsto per domenica 20, quando nel pomeriggio l’Italia di Marcello Lippi sarà impegnata contro la Nuova Zelanda.
FOTO PRESS ARIGOSSI