Merano: Rigoureux stravince il Grande Steeple d'Europa

Ippodromo Merano

Un marziano a Merano. Tanto di cappello a Rigoureux, riapparso a Maia dopo due anni, e con la stessa semplicità di due anni fa capace di deprimere ogni tentativo di opposizione. Fatto sta che questa volta si trattava del Grande Steeple d’Europa, il top della riunione. Rigoureux punto e basta, anzi punto e virgolo perché Le Bazin, il compagno di colori, lo ha scortato fin sulla passerella della dirittura d’arrivo.
Avevamo sperato, noi, che Rigoureux – vuoi gli acciacchi, vuoi l’età – non fosse quello prefigurato dal palmares. Avevamo sperato che la forma di Le Bazin fosse quella espressa dalle recenti prestazioni, non proprio mirabolanti. Avevamo sperato, insomma, che Kandinskiy piuttosto che Sharpmon facessero il numero. Ma né l’uno né l’altro sono Sharstar, sono due ottimi cavalli che hanno dato tutto quello che avevano da dare e si sono comportati onorevolmente. Meglio dei due Sharpmon, su cui Fuhrmann ha temporeggiato prima di sferrare l’attacco a Kandinskiy. Peccato si corresse per il terzo posto. Là davanti sul palo, infatti, Rigoureux era un puntino lontano.
Il suo giovane interprete James Reveley ha preso l’iniziativa sin dalla calata dei nastri, parcheggiando all’avanguardia senza più muoversi. Incurante della pioggia battente ha lasciato che la classe di Rigoureux lo pilotasse al traguardo. Sbalorditivo in un paio di occasioni, diciamo alla riviera, partito da lontanissimo e atterrato come se nulla fosse. Senza strafare il francese sulla piegata conclusiva ha accentuato la progressione e sulla partita è calato il sipario. Solo Le Bazin non si è eclissato, accompagnando il compagno a debita distanza a raccogliere gli applausi. «Quasi troppo facile – avrebbe detto al rientro il jockey James Reveley – non ci sono parole per un cavallo così. Su un paio di salti è partito in anticipo, ma problemi zero. Devo solo ringraziare il mio boss, Macaire». Che con Le Bazin azzecca la doppietta, mentre alle spalle dei francesi Sharpmon regolava Kandinskiy. Fair-play nel parterre con Contu e Favero all’unisono: «Nulla da rimproverarci, gli altri sono stati più forti». Sfortunato Duero, incespicato sul muro di fronte alle tribune quando pareva poter concorrere per una piazza, mentre quinto ha chiuso un Budapest al di sotto delle aspettative, davanti a Gilmour.
Nella listed per tre anni, Premio Val d’Adige, Tullio Ostillio ha zittito chi lo tacciava di aver battuto rivali di scarsa consistenza. L’allievo di Paolo Favero sulla spinta di Raf Romano ha allungato negli ultimi 500 metri relegando a 15 lunghezze il collega di training Lucky Job, mentre nel fango di Maia naufragava il francese Atlantic Mist, favorito sull’onda emozionale dello strapotere di Rigoureux. Tomorrowneverdies terzo al debutto in siepi completava la tripletta di Favero.
Per il resto, nello steeple per 5 anni e oltre intitolato a Clemente Papi a sorpresa Piazzadispagna è piombata a regolare Iuta all’ultimo respiro. Racconigi ha invece sguazzato nella palude dell’ottava e ultima corsa, Premio Tirolo per siepisti di 4 anni, rintuzzando gli attacchi di Bowling. Nel cross, Premio Courtier du Val, ha risolto lo spunto di Manacerace.
Le prove per G.R. e amazzoni sono state vinte da New Spirit (Locatelli), Pixy (Prikaska) e Sopran Desp (Wendel).
Prossima giornata di corse domenica 27 giugno, ultimo convegno della prima parte della stagione. Al centro del pomeriggio, il Criterium di Primavera, gruppo 2 in siepi per 4 anni con 66 mila euro di montepremi.