Merano: Traserka vince il Criterium

Ippodromo Merano

Una prova di superiorità superba, e senza né se né ma Treserka ha messo la sua impronta sul Criterium che chiudeva la suite di grandi appuntamenti della prima parte della stagione. Una corsa a senso unico, in cui la femmina della Vana-corporation – Junior in sella e Senior al training – ha rubato la scena sin dal primo metro. Come nell’affermazione precedente ha preso la testa al calare dei nastri e ha giocato al “venite a prendermi” lungo tutta la marcia: mica facile se si è alla coda di una che macina chilometri senza un attimo di tregua per i polmoni e non fallisce un salto. A ogni modo, quelli dietro questa volta non si sono fatti beffare e non le hanno concesso troppo vantaggio, Dubaidogood, Gerhard e Luci a Capannelle (alle redini Dall’Antonia al posto di Johnson per forfait dell’inglese di Germania) le sono sempre rimasti sostanzialmente a tiro però il ritmo imposto ha tirato il collo al gruppo, sfilacciato per i tre quarti di gara dal forcing e ricompattatosi - almeno chi aveva ancora qualcosa da dire - all’ingresso della piegata conclusiva. Ma Luci, già in ombra su qualche passaggio, aveva iniziato a spegnersi per un grave errore sulla siepe di metà retta e avrebbe poi lottato solo per le piazze di rincalzo. Gli altri “superstiti” sono stati fatti fuori sulla curva quando Treserka ha allungato l’ultima bordata, solo Gerhard ha provato a non lasciarsi disperdere pagando caro il tentativo perché, mentre sette lunghezze davanti la femmina venuta dalla Cechia chiudeva in passerella, Dubaidogood lasciato rifiatare da Moccia trovava il tempo giusto per soffiare al baio dell’Amalita la seconda moneta. Poco dietro, quarto era Honey Act (non male ma troppe sbavature sui salti) davanti al favorito Luci a Capannelle e Flying Frankie.
Vittoria limpida per Treserka, e così dopo il Vanoni di Imprezer tra i quattro anni il top è firmato Vana anche sugli ostacoli bassi.
Aveva aperto il pomeriggio un rocambolesco Premio Plinsky per buoni steepler, in cui l’atteso Exit Equity ruzzolava al terrapieno e sulla diagonale successiva il grigio scosso tagliava la strada al gruppo incocciando sul compagno di training Crocicchio e scaraventando dalla sella Columbu. Per fortuna nessuna seria conseguenza tranne le imprecazioni di Contu che vedeva i suoi eliminarsi e i ringraziamenti di Matin de Clermont e Raffaele Romano che si trovavano spianata la strada per il successo, anche perché sul penultimo salto cadeva anche Tornado de la Vega in vero già in fase calante. Secondo Blu Sekir, a distacco terzo Majkov. Siepisti di buona levatura si misuravano nel Lord Madonna, nel quale Kirasjer si è costruito la corsa all’avanguardia e se l’è vinta respingendo gli attacchi nel finale di Lievito e Ganeden finiti nell’ordine. Con tattica analoga Artic Key si è imposto nel Premio Something Special, steeple per quattro anni in cui ha chiuso secondo Far Plan su Arat.
Erano tre le prove in piano riservate a gentlemen e amazzoni, sono state appannaggio di Mario Baratti su Avid of Glory (Lago di Carezza, 2.200 metri), Veronica Grasso Caprioli su Jacksonville (Sergio Cumani, 1.600) e Klaudia Freitag su Dandaloo (Walid, sui 2.400). Grazie anche al secondo posto ottenuto con Prince Ca nel Premio Lago di Carezza, Klaudia Freitag ha vinto anche il Trofeo Agri assegnato sommando i piazzamenti nelle tre gare del convegno.
Ora breve pausa nella stagione di Maia. La riunione di estate-autunno comincerà domenica 18 luglio con una giornata completamente dedicata alle corse in piano, cinque delle quali per i jockey professionisti.