Merano: con Sharpmon il bello e il cattivo tempo

Eccellente performance del baio della Siba che si impone nel Val Passiria sulla pista inzuppata dalla pioggia. Doppietta di Dirk Fuhrmann
La piena maturità, dicono di lui, deve ancora raggiungerla. Ma intanto ha messo in riga quattro fra i migliori steepler che si vedono dalle parti di Merano. Uno smagliante Sharpmon ha fatto il bello e il cattivo tempo – quello che non ha lasciato tregua al pomeriggio di Maia tartassato da una pioggia incessante – nel Premio Val Passiria–Memorial Chiodini, dal quale il figlio di Montjeu esce promosso a pieni voti assieme a Duero, secondo a tiro su terreno contrario, e rimanda gli altri a settembre.
Lungo i primi tre quarti dei 3.900 dello steeple grande il gruppo è rimasto unito, pungolato da Gont in avanti e con Kandinskiy apparso presto in giornata-no, lui saltatore laureato oggi approssimativo in più occasioni. Frequenti i cambi di posizione dietro al leader, fintantoché sulla penultima dirittura Fuhrmann – gestito in precedenza qualche inconveniente di traiettoria dovuto dalla compattezza della compagnia – rompeva gli indugi, facendo alzare gli occhi al cielo Franco Contu che da sempre predica per Sharpmon tattica all’estrema attesa. Tuttavia la scelta era giusta, vuoi per la foga agonistica di Sharpmon vuoi per la debole opposizione altrui, e il baio della Siba allungava in coppia con Duero che gli si accodava lungo la piegata conclusiva. In dirittura il grigio di Wroblewski sferrava l’ultimo attacco ma invano, perché a Fuhrmann non serviva dimenarsi per portare a casa il successo tanto Sharpmon era ancora in palla. E mentre Budapest senza infamia e senza lode chiudeva terzo, dietro Kandinskiy era ancora preceduto da Gont.
Nel dopo corsa un semi-sorpreso Contu dispensa cautela: «Di solito il cavallo ha bisogno di più corse per dare il meglio», dice. Bene, vuol dire che ci sono ancora margini e Sharpmon ha dimostrato progressi a ogni uscita. «Dopo il Grande Steeple d’Europa non ha nemmeno più fatto un salto la mattina, e abbiamo pure dovuto risolvere un lieve infortunio». Ok, però ha vinto. E bene. «Non nascondo la piena soddisfazione, comunque mi sembra che gli altri non siano andati così forte. Prossima tappa, naturale, l’Unire». Diplomazia e prudenza a dosi massicce da parte dell’allenatore, mentre Fuhrmann è più diretto, fosse solo anche perché con Frammassone ai box ha un altro talento in cui credere per i grandi appuntamenti: «All’oxer ci siamo trovati Kandinskiy tra i piedi, e sulla penultima curva le dinamiche di marcia mi hanno portato a scurvare largo, però il cavallo non ha mai fatto una piega». Ed è passato di slancio. «Sui salti è stato inappuntabile. Per allungare ho comunque atteso la piegata conclusiva, ed è filato tutto liscio». Anche perché l’attacco di Duero in fin dei conti è stato più palco che sostanza, mentre l’avversario dichiarato, Kandinskiy, arrancava nelle retrovie. «Difficile spiegarne il motivo – confessa Raffaele Romano – ha sbagliato più di un ostacolo, non è da lui».
Occasione di rivincita l’Unire, fra tre settimane, all’ufficio passaporti per il Gran Premio Merano Forst.
Dirk Fuhrmann ha pienamente riscattato un periodo sfortunato con il doppio di giornata, dopo Sharpmon in sella a Manacerace, nel cross Carica di Isbunschenskij facendo la corsa su Nobil per punirlo nel finale. Sulle siepi invece performance da evidenziatore per Flying Frankie nel Nalles ascendente per quattro anni, sempre in quota dietro a Effetto Speciale prima di aprire il gas in dirittura e liquidare il battistrada con facilità impressionante. Dietro all’Effetto, il compagno di scuderia Racconigi. Tra i siepisti più anziani – Premio Nova Levante, ascendente - Veddasca da un capo all’altro, bravo Columbu a dare vigore all’azione e trovare i tempi giusti per lasciare respirare la femmina e tenere la benzina per rintuzzare l’offensiva di Exotic Horse.
Nelle piane, oggi terreno di caccia esclusivo per G.R. e amazzoni, affermazioni nette di La Gun e Jessica Marcialis (Premio Alto Adige sul miglio), Boscoforte e Claudia Wendel (Premio Associazione turistica Scena, 2.200), e Lector con Evelyn Poehl (Premio Gabrio Visconti, 1.900). Doppio di Alberto Morazzoni al training (La Gun e Lector) e tre vincitrici in rosa, simbolico preludio alla giornata di domani, imperniata sul Premio EBF Terme di Merano, listed per femmine di tre anni e oltre.
Domani dunque nuova giornata di corse a Maia, Ferragosto ancora una volta dedicato alle grandi corse in piano – oltre al Terme, il Delle Alpi (handicap principale) – e alle maiden per tre anni e per i due anni divisi per sesso, oltre che a due corse in ostacoli tra cui una condizionata per quattro anni in siepi con nomi importanti quali Fermi, Night Rider e Leuci Lamps, Croaldigno e Grainnie Kelly.