Merano: Criterium e siepi d'autore

Ippodromo Merano

Domenica double-face a Maia, da una parte tre prove in ostacoli e dall’altra cinque in piano. Con lo sguardo rivolto al futuro, quello più prossimo – nel Premio Azienda di Soggiorno affilano le armi i pretendenti alla Corsa Siepi di settembre – e quello più lontano – nel Criterium di Merano si cerca il talento puro fra i due anni di belle speranze. E anche lo scorcio d’estate autentica, con poche nuvole che disegnano ciuffi bianchi su tela celeste, sono un invito per un pomeriggio all’ippodromo. Corsa d’apertura alle 15.30, cancelli schiusi un’ora prima. Alle 15 prova di qualifica per otto aspiranti saltatori.
È l’ultima giornata del meeting meranese del piano, e gradualmente si compie il passaggio del testimone alla stagione dei grandi salti, quella che porterà al 72° Gran Premio Merano Forst, il 25 settembre. Cominciano a scendere in pista i calibri pesanti, nell’Azienda di Soggiorno (24.000 euro dopo 3.500 metri) tutti o quasi hanno nel mirino la Corsa Siepi che eleggerà lo “specialista” degli ostacoli bassi fra tre settimane. Due i nomi di punta, per motivi totalmente diversi. Partiamo da Age of Jape (con Stromsky al timone), il ceco erede designato di Royal Mougins, stesso training (Holcak) e stessa esibizione di superiorità nella vittoriosa Gran Siepi di giugno su questa pista, quando il suo mantello nero dalla criniera sbarazzina spazzò via la concorrenza. Per raggiungere i titoli del suo illustre predecessore la strada è lunga, lunghissima, ma la via imboccata pare quella giusta. E poi c’è Kandinskiy, il campione della D’Altemps allievo di Favero e il fido Romano in groppa, per il quale il rientro in vista del GP è stato posticipato di una settimana rispetto al programma “ordinario”. Ricompare sulle siepi, inusuale per lui ma fino a un certo punto perché anche in questa disciplina ha dato sfoggio della sua classe e del suo cuore. Abbiamo parlato di rientro e può essere proprio questa la chiave di lettura della corsa: oltre ad Age of Jape e Kandinskiy, tornano all’agonismo dopo un periodo di stop i due di Contu, Invincible Joy l’eterno secondo della Siba, affidato a Fuhrmann, e l’ottimo Fermi, nelle mani di Columbu, che non si vede addirittura da febbraio. Da maggio non corre invece Perdono, l’incompiuto di Vana sul quale sale l’ispirato Bartos. Sono più rodati gli altri della lista: Satwa Duke, l’altro di Favero (colori Vama, jockey baby Vana), che potrebbe sparigliare le carte; la giubba inglese di Pontop, britannico accasato in Cechia con in sella Faltejsek; e Rabbit Well, esordiente a Maia su una striscia di tre successi consecutivi a Pardubice (ma in steeple) e l’ “semi-inedito” Derych sulle staffe.
Gli ostacoli dispensano emozioni anche nello steeple ascendente, Premio Guidsun intestato alla memoria dell’indimenticato trainer Francesco Scaglione, carismatico attore protagonista di anni ruggenti e Gran Premi che ricorrono costantemente nella memoria degli appassionati. In dieci ai nastri, i pericolosi ospiti dell’est Basso e Flashing Numbers se la devono vedere con la voglia di riscatto di Lomitas Joy e Tango de l’Orme. E poi un’ascendente per tre anni in cui Golden President guida un plotoncino di giovani a caccia della propria dimensione.
Il Criterium di Merano e il classico Premio Bolzano reggono il tabellone del piano, che si completa con altre due prove in fantini e una per GR e amazzoni. Il Criterium (24.200 euro sul miglio) laurea il “reuccio” dei due anni dell’estate di Maia. Campo sintetico, in cinque alle gabbie, due con i quadri rosso-blu dell’Olmo. Il più accreditato è Royal Approval, vincitore nelle tre comparse a referto, tutte nel maggio fiorentino. Lo interpreta Luca Maniezzi sull’entusiasmo del recente bis nel Terme di Merano. Lo accompagna Distinction, con chance proprie. I due si devono guardare dall’“altro rosso-blu”, questa volta a scacchi, quelli della Siba vestiti da Marfasul, buon secondo nel recente debutto a Grosseto. E attenzione, il training Botti ha firmato tre delle quattro prove per puledri del meeting… Chiudono il cerchio Wet and Wild sfornato da Grizzetti - giubba Scarpellini e una fiducia dell’entourage che lo ha portato ad azzardare il salto in listed – e Mugherino, targa Giannotti, che sfoggia in sella Mirco Demuro e ha già calpestato l’erba di Maia. Saranno pure pochi, ma la partita è apertissima. Anche il Bolzano (handicap sui 2.400 con la stessa dotazione del Criterium) si riassume in cinque nomi. I due “di casa”, Rocking Spa e Zolango, stanno in cima alla scala dei pesi, Olmo e Siba rispondono all’appello rispettivamente con Seul Blue alla ricerca di se stesso e col peso piuma Glasser, poi Star’s Mile con credenziali sufficienti per interferire.