Capannelle: profumo di classiche…

Ippodromo Capannelle

Primavera si traduce nel linguaggio degli appassionati di ippica con “tre anni”: è la loro stagione per eccellenza che culminerà tra la fine di aprile e maggio nella disputa delle classiche, tre delle quali avranno come palcoscenico proprio la pista di capannelle. Per arrivare a quelle date si deve partire adesso, è questa la parte migliore della stagione, quella delle prime scoperte, dei primi assaggi, il vero appassionato non può mancare. Anche questa domenica, la seconda della stagione in piano in erba, è pari alle attese. Sei corse su sette sulla pista in erba e la settima a chiudere sul dirt. Bene, per cinque volte i primi attori saranno loro, i tre anni e con chiaro retro pensiero rivolto appunto agli impegni classici. Infatti le femmine saranno protagoniste del Ceprano e i maschi dell’Arconte tappe ultra canoniche in vista di Elena e Parioli, in scena sulla pista grande ma sui 1500, cento metri in meno delle classiche. Binocoli attentamente puntati sui protagonisti di questi trial. Tra i maschi ecco Saky Martino, squadrone Botti, che si saggia con Facoltoso, Caruer, Guccione e Mr Muzzare. Pochi come tradizione ma validi. Un filo di più nel Ceprano che offre la chance del rientro ad Icebreaking una delle più attese nella stagione opposta alla consistente Batom Romain, alla bottiana Faciascura, a Continuity, Naxos Beach, Primordial Light e Rebecca Wawa. Da non perdere le due maiden, qui spettacolo assicurato, ben 13 per ognuna delle due prove sui 1700 e sui 2000. Due saranno gli handicap e una la condizionata per gli anziani ma di spessore: tutti sui 1800 e sotto con Freemusic, Diptimat, Silver Arrow, Blue Fall e Charlemagne Wood. Tre condizionate, due maiden, due perizie, distanze da 1500 a 2000, il fascino della pista grande, l’emozione delle corse a capannelle dove si fa selezione.