Capannelle Galoppo: le corse di domenica 25 ottobre

Capannelle Premio Natale di Roma 2014

Pomeriggio stupendo alle Capannelle. In scena le femmine di grande livello nel Lydia Tesio Longines. Per i miler un’altra pattern, il Ribot. Due listed e anche la TRIS e otto corse in tutto. Esistono pomeriggi che sono lo specchio della nostra anima di veri ippici. Quello che stiamo per vivere alle capannelle riflette perfettamente la autentica nobile anima del turf italiano. Un pomeriggio non soltanto di festa ma anche davvero la proiezione di quanto di meglio il nostro mondo può offrire. Senza una visione alta e colta i veri valori del galoppo, dell’ippica tutta, non riescono a raggiungere i tanti appassionati che ancora esistono e che vogliono vivere nel migliore dei modi la loro vicenda ippica. Il pomeriggio del Lydia Tesio risponde a questa esigenza inderogabile. Le nostre corse di gruppo internazionali sono il fiore all’occhiello assoluto del nostro turf. Se falliscono le pattern, viene meno lo scopo del turf, la selezione. Il grande impegno, una priorità intellettuale, di Capannelle nelle ultime stagioni è stato proprio quello di cercare di mantenere vivo il cordone ombelicale che ci lega con il galoppo autentico e internazionale. Gli sforzi pian piano stanno dando i loro frutti. Solo se riusciremo ad organizzare pattern internazionali sul serio potremo affermare di essere ancora nel contesto del turf autentico. E’ ciò che è accaduto in questa occasione e con orgoglio Capannelle mette in scena un pomeriggio che è vanto per il turf italiano. Quello che stiamo per vivere. Il Lydia Tesio edizione 2015 è ancora una volta un vero gruppo uno grazie alla presenza qualificata e autorevole di ospiti pienamente alla altezza. Il Ribot che fa da controcanto è altrettanto pienamente nei valori richiesti e in più potremo gustare il resto del programma che si basa sul tradizionale Scheibler, sul Pandolfi e su quattro difficili e spettacolari handicap. Lydia Flori di Serramezzana non ha certo più bisogno di presentazioni. Sappiamo tutti che è stata la consorte, di più un alter ego, del Mago di Dormello, Federico Tesio, il genio che ha dato alla cultura ippica le perle assolute di Nearco e Ribot e ovviamente non solo. Nel nome della preziosa e geniale studiosa di pedigree, testimone che poi ha affidato ad Orietta Hunyady Incisa, le femmine si danno battaglia sui 2000 metri selettivi della pista grande. Questa è una corsa che non ha quasi mai tradito le aspettative e che è sistemata oggi in maniera perfetta nel calendario europeo. E’ la ultima grande occasione elitaria per una femmina di conquistare il più prezioso dei black type, quello di gruppo uno. La prima a vincere nel lontano 1968, subito dopo la scomparsa di Donna Lydia, fu Atala emblematica di un grande turf perché appartenente ad una formazione storica come la Fert e allenata da Mario Benetti. Scorrere l’albo d’oro di quegli anni è come assistere ad una lezione di storia ippica : si susseguono i nomi della Gibi, Metauro, Mantova, Cieffedì e Dormello insieme a quelli dei grandi maestri come Ubaldo Pandolfi, Sergio Cumani, Antonio Pandolfi, Alduino Botti. Bei tempi che tuttavia non debbono solo essere motivo di nostalgia ma stimolo ad impegnarsi sempre di più. Questa è una corsa vinta da Orsa Maggiore, da Marmolada, Friendswood, Zomaradah e basta dare uno sguardo attento all’albo d’oro per comprendere la importanza del Lydia Tesio. Sarà cosi anche quest’anno (ottimo la partecipazione elitaria dei fantini) grazie alla presenza di una cavalla top come Odeliz che in agosto a Deauville ha siglato il Romanet, un gruppo uno, e che il severo ma giusto Racing Post ha gratificato di ben 114 libbre. Faranno da controcanto tra le altre una tre anni come Nymeria che è stata seconda nelle Ghinee Tedesche e che resta su dibattito acceso con Via Pisa, una allieva di Freddy Head chiaramente in ascesa, tre anni tardiva e dai limiti inespressi. Sempre dall’estero ecco anche Victoria Regina fresca di alloro nel Cumani a Milano e che prova ad allungare. Da San Siro arriva anche Daytona Bay che ha ben lottato nel Cirla proprio con Sound of Freedom la nostra principessa che aveva vinto l’Elena ma che era stata splendida seconda anche nel Derby e poi sesta nel prix de Diane. La accompagna Reset in Blue e, sempre per casa Botti, ecco anche Favulusa in forma smagliante e vincitrice, cosa che ha il suo valore, proprio sulla distanza e tracciato in listed. Una corsa dunque che anche in questa sua edizione non tradisce le aspettative e che rinnova un connubio di assoluto prestigio, quello che lega questa corsa con Longines che aggiunge il suo marchio prestigioso ad una serie incredibili di grandissime prove in tutto il mondo del turf internazionale ed anche a quello della equitazione. Un onore dunque per noi avere un Lydia Tesio griffato Longines. Il grande pomeriggio ci regala anche il Ribot che ricorda il capolavoro di Federico Tesio proprio a 60 anni esatti da quell’ottobre che vide la sua prima vittoria a Longchamp nell’Arco di Trionfo. Questa corsa si disputa anche nel ricordo di un grandissimo allevatore ma anche dirigente quale è stato Lollo Luciani il cui rimpianto è ancora vivissimo in tutti. L’ippica in questa giornata celebra una serie di personaggi che la hanno resa grande: Donna Lydia, Lollo Luciani, Ubaldo Pandolfi maestro impareggiabile nell’arte di allenare cavalli, Felice Scheibler il primo vero anti Tesio nei lontani anni di inizio 900, Aleandro Santoni, la cui corsa sui 2000 metri è stata scelta anche come seconda tris, una tradizione per capannelle ormai, e Roberto Livermore che fu sempre accanto a Tesio e Donna Lydia. Il miglio del Ribot sarà pienamente in linea con il rating richiesto e non vivrà soltanto della preventivata parola definitiva nella diatriba tra Kaspersky e Circus Couture ma si arricchisce anche della presenza di chi questa corsa la ha già vinta come Porsenna, di un laureato di Presidente della Repubblica come Refuse To Bobbin, di un ospite Jolly Good Kitten listed winner in Francia agli ordini di Gianluca Bietolini e di un valido miler come Rimbaud. Le due anni saranno in campo per una volata di grande impatto spettacolare sui 1200 metri e come detto nel ricordo di Ubaldo Pandolfi, saranno in nove e di buon conio. Lo Scheibler sui 2000 per i tre anni è oggi listed che in un certo senso consente una ottima occasione quasi a fine stagione. Otto i protagonisti con anche qui un ospite, si tratta del temibile Shutterbug. Due pattern, due listed e quattro handicap spettacolo, questo il menu ricco di un pomeriggio da cornice. Quattro corse saranno in pista grande in erba, una in pista dritta e tre su quella all weather e le distanze andranno da 1200 metri fino ai 2000 come esige il turf moderno. Davvero non resta che augurare a tutti gli appassionati un buon divertimento con le corse e con i cavalli alle Capannelle.
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